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La “rinascenza” archeologica di Ugento

di Sefora Cucci

Questa mattina a Lecce, presso la splendida cornice della Chiesa dello Spirito Santo, nell’omonimo complesso monumentale che ospita la sede della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio, si è svolta la conferenza stampa dal titolo “Ugento – Lo scavo riporta alla luce le tracce della guerra annibalica“.

L’evento ha anticipato quella di domani 18 aprile ore 18.00 in programma presso la sala conferenze di Palazzo Rovito ad Ugento, ha portato all’attenzione della comunità importantissimi risultati derivati dalla prima campagna di scavi archeologici in località Cupa, lungo l’attuale via San Francesco ad Ugento.

Risultati talmente sorprendenti, per via della mole e della tempestività con cui sono stati raggiunti, da indurre la Soprintendenza e tutti gli attori gravitanti attorno al mondo di questa campagna, ad incontrarsi nella sede leccese. Per dare risalto al settore archeologico ed accrescere la consapevolezza per quella che – sembrerebbe – nel Salento, una stagione felicissima di scavi, dove si aggiungono alle già straordinarie scoperte di Castro e Muro Leccese, anche quelle Ugentine.

Sono intervenuti: l’arch. Francesca Riccio – Soprintendente, il Dott. Giuseppe Scardozzi – Direttore dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) del CNR e Salvatore Chiga, Sindaco di Ugento.

Il lavoro di ricerca è stato effettuato sulla documentazione cartografica e aerofotografica, cui si sono sommati i risultati delle prospezioni geofisiche condotte nel 2023 dal Geophysics Lab del CNR-ISPC DI Lecce, sotto la direzione del Dott. Giovanni Leucci.

Le indagini dirette, avviate nel 2024, hanno consentito di documentare un lungo tratto della cinta muraria messapica con tracce di distruzione e nella quale, del tutto inaspettatamente, sono state rinvenute 69 ghiande missili in piombo (il numero, assicura il direttore della campagna di scavo, è in netto aumento) e altri manufatti metallici, tra cui la punta in ferro di un dardo e uno splendido anello in bronzo con cartiglio iscritto. Sulla base di un esame preliminare dei frammenti ceramici rinvenuti nonché delle relazioni stratigrafiche, le scoperte possono essere datate con buona approssimazione alla seconda metà del III secolo a.C. L’ipotesi, quindi, è che questi ritrovamenti testimonino l’assedio finale subito ad Ugento nel corso della guerra annibalica.

Dopotutto, i rapporti dei Messapi (Sallentini) con Roma nel III secolo a.C. erano quantomai complessi per via del sentimento antiromano che portò alla guerra romano-sallentina (conclusasi a favore di Roma negli anni 267 a.C. e 266 a.C.); il contrasto con Roma si acuì nuovamente con la guerra annibalica, quando, dopo la battaglia di Canne e probabilmente intorno al 212-213 a.C., gli Uxentini defezionarono, passarono cioè dalla parte dei Cartaginesi, al pari di molte città della Messapia. Nel 209 a.C. i Romani assediarono e riconquistarono prima Manduria, poi Taranto, distruggendone le mura e quando, Annibale lasciò l’Italia nel 203 a.C., tutta la Messapia tornò sotto il controllo di Roma.

Questo è il contesto di riferimento designato a individuare le importanti scoperte rinvenute ad Ugento.

Importanti a tal punto che, nel suo intervento, il Sindaco di Ugento, Salvatore Chiga, ha dichiarato:

“Preme sottolineare come oltre alle finalità conoscitive di tutela della struttura antica, le indagini sin qui effettuate e quelle programmate, possano gettare le basi per la futura creazione di un Parco delle Mura, il quale consentirebbe la visita di un tratto della fortificazione lungo ben 600 mt

Un auspicio che suona come la base di una promessa che, ci auguriamo venga sostenuta ed alimentata non solo dalle parti operanti nel settore pubblico ma, più specificamente, dall’intera comunità di Ugento. Affinché venga rinsaldato l’aspetto identitario della realtà ugentina, attraverso i valori fondanti della ricerca, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale.

Dopo aver ringraziato la Soprintendenza, il team diretto dal Dott. Scardozzi, la ditta locale Servizi per l’Archeologia di Roberto Maruccia e l’Assessore alla Cultura del Comune di Ugento Anna Chiara Congedi per il sostegno, il Sindaco conclude:

L’iniziativa di cui si discorre si inserisce in un percorso di recupero e valorizzazione molto più ampio, avviato a sostegno dal Comune di Ugento da tempo e che vede l’Ente che mi onoro di rappresentare, sempre più impegnato a profondere il massimo impegno affinché lo sviluppo socio-economico della città rimanga ancorato a delle radici storiche riconosciute e riconoscibili, funzionali ad accrescere la consapevolezza che non può esserci futuro senza conoscenza del passato”.

Non resta che scoprire di più! Domani alle ore 18.00 presso la sala conferenze di Palazzo Rovito ad Ugento.

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