La <strong>maggior parte</strong> dei <strong>Medici di Famiglia</strong> di <strong>Taurisano</strong> ha aderito alla <strong>“Giornata delle visite ambulatoriali a lume di candela”.</strong>
Questa piccola protesta è stata <strong>organizzata</strong> per <strong>Giovedì 15 Dicembre 2022</strong> dalla <strong>Segreteria Nazionale della FIMMG</strong> (Federazione italiana medici di medicina generale) , in linea con la <strong>mobilitazione</strong> delle <strong>ore 14</strong> in <strong>Piazza SS. Apostoli</strong> a <strong>Roma</strong> delle <strong>organizzazioni sindacali nazionali dei medici, veterinari e dirigenti sanitari.</strong>
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<strong>I</strong> <strong>Medici di base</strong> <strong>hanno spento per 10 minuti, a partire dalle ore 17:30, la luce dei loro ambulatori e studi medici</strong> per sottolineare come, ancora una volta, <strong>la</strong> <strong>medicina di famiglia è stata ignorata nei provvedimenti in discussione a sostegno delle imprese e degli studi professionali per sopperire ai costi del caro energia e dell’inflazione.</strong>
<em>”Oltre ad averla dimenticata nei provvedimenti dedicati al ristoro dei dipendenti pubblici, per i quali è stata prevista una indennità una tantum per il 2023, come anticipo sul prossimo contratto pari all’1,5 % dello stipendio, è stata esclusa anche dai provvedimenti del cd. DL Aiuti quater a favore delle imprese.</em> – si legge nel <strong>Comunicato stampa della Federazione</strong> – <em>FIMMG da tempo è impegnata nel portare all’attenzione della politica che il medico di famiglia è un libero professionista convenzionato, assimilabile ad una piccola impresa, e come tale tutti gli oneri di gestione del proprio studio professionale sono a suo carico”.</em>
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Con questo gesto, quindi, i <strong>Medici</strong> hanno voluto esprimere il <strong>forte disagio che la categoria di questa regione sta vivendo: burocrazia asfissiante, carichi di lavoro spropositati, carenza di personale medico e mancati investimenti nell’organizzazione strutturale della medicina generale</strong> (personale amministrativo e sanitario, diagnostica di I livello).
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<em>”Dieci minuti di fermo,</em> – conclude la nota – <em>seppur un tempo breve è sufficiente a trasmettere ai nostri pazienti, ai cittadini di questa regione lo stato di grave malessere e disagio professionale che da tempo ci impedisce di lavorare al meglio”.</em>
<em>”Anche noi abbiamo acceso la candelina sperando che i nostri Governanti non spengano per sempre il Sistema Sanitario Nazionale e si vada verso il privato, dove chi ha soldi si cura e chi non può una sanità di serie B. Noi siamo sempre dalla parte dei nostri pazienti”</em> hanno aggiunto i Medici taurisanesi.
Giusto avete fatto bene. Dovremo fare tutti così e forse non è sufficiente.