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Cultura: questa sera la presentazione di “Cartolina dal Salento”

Continuano gli eventi estivi organizzati dall’<strong>Infopoint</strong> di <strong>Taurisano</strong>.

Questa sera, presso l’<strong>Atrio Comunale di Taurisano</strong> alle ore <strong>19:30</strong>, dopo i <strong>saluti istituzionali</strong> di <strong>Quintino Rizzello, Assessore alla Cultura</strong> e l’<strong>intervento</strong> di <strong>Gianluca Palma</strong>, <strong>custode della scatola di latta</strong>, <strong>Cristina Carlà</strong> presenterà il suo ultimo libro. Dialogherà con l’autrice <strong>Clarissa Botrugno. </strong>

<strong>“Cartolina dal Salento”</strong> è la seconda pubblicazione della Carlà dopo “Il colore delle cose fragili”, edito anche questo dalla <strong>casa editrice indipendente Collettiva edizioni.</strong>

Il libro si muove armonicamente tra la <strong>poesia</strong> e la <strong>prosa</strong>. Tra i versi emergono gli<strong> scorci dei paesi</strong>, quelli più conosciuti ma anche quelli meno visitati dell’entroterra. A tutti Cristina dedica <strong>parole che illuminano di una luce tenue e romantica il Salento</strong>, quello che va oltre gli stereotipi e racconta di anziani seduti al bar e di paesi da omaggiare anche in settimana, quando non ci passa nessuno e senza timore possono mettere in mostra la loro <strong>anima.</strong> Le poesie sono spesso legate ad un luogo preciso, perché lì sono nati quei versi e allora Cristina scrive questa cartolina, questi pensieri che diventano poesia.

La <strong>prosa</strong> invece in questo libro ha un carattere <strong>più intimistico,</strong> emerge nella malinconia di chi torna da lontano, nell’esperienze personali difficili e raccontate con <strong>grande delicatezza</strong> ma anche nei racconti che mettono in luce la necessità dell’autrice di essere sempre <strong>protesa verso il fuori</strong>, verso la <strong>sua terra</strong> che tanto ama.

Una terra, però, che lei racconta <strong>lontano dagli stereotipi della bellezza a cui siamo abituati</strong>. Cristina alza il velo anche sulla polvere che ricopre il nostro territorio, non ne nasconde le brutture e dentro ai suoi versi parla di rifiuti e delle polveri di c’erano, ma anche degli incendi che dilaniano da qualche anno le nostre estati.

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