“l’Ora della Terra” anche a Taurisano: in ballo c’è il futuro del Pianeta

25 Mar , 2022 - Taurisano

“l’Ora della Terra” anche a Taurisano: in ballo c’è il futuro del Pianeta

Le luci della <strong>Circolare Giotto</strong> si spegneranno per <strong>un’ora</strong> domani, <strong>sabato 26 marzo 2022</strong>.

Un gesto simbolico, uno dei tanti che spesso siamo abituati a vedere nei Paesi di tutto il mondo. Spegnere le luci significa<strong> “urlare in silenzio”</strong>, e questa volta viene fatto per sottolineare che bisogna avere a cuore le sorti del Pianeta e fare di tutto per un <strong>mondo</strong> più <strong>sicuro</strong>, <strong>giusto</strong> e <strong>sostenibile</strong>, per vincere la <strong>sfida</strong> dei <strong>cambiamenti climatici</strong>, che proprio negli ultimi anni hanno incrementato disastri ambientali, problemi e situazioni atipiche su tutto il pianeta.

A raccogliere questa iniziativa, lanciata dal <strong>WWF</strong>, dal titolo <strong>“l’Ora della Terra</strong>” e farsi promotori a Taurisano, sono stati proprio i <strong>Giovani</strong>, la generazione del domani, che dovrà fare i conti con i cambiamenti climatici e che sente un forte senso di responsabilità nei confronti del futuro.

Nei giorni scorsi, infatti, l’<strong>Associazione “Taurisano Riparte”</strong>, per mezzo della sua <strong>Presidente</strong>, <strong>Gaia Rocca</strong>, ha protocollato una richiesta indirizzata al <strong>Sindaco Luigi Guidano</strong>, all'<strong>Assessore all’Ambiente Francesco Damiano</strong>, alla <strong>Giunta tutta</strong> e agli Uffici preposti, una richiesta affinché il Comune di Taurisano aderisse all’iniziativa, perché <em>“pur trattandosi di un gesto simbolico, occorre sensibilizzare i cittadini sulla necessità di intervenire urgentemente sui cambiamenti climatici in corso. Riteniamo infatti che le istituzioni, in particolare le città, debbano essere gli attori principali di un’economia equa e sostenibile e che abbia come scopo la tutela dell’ambiente”</em>, ci ha spiegato la giovane <strong>Presidente</strong>.

Sono passati esattamente <strong>15 anni</strong> dalla prima edizione de<strong> “l’Ora della Terra</strong>” che, inizialmente, coinvolse la sola città di Sidney. Col passare del tempo questa iniziativa si è rapidamente propagata in ogni angolo del Pianeta, fino a diventare <strong>la più grande mobilitazione globale del WWF</strong>.

È fondamentale agire, non stare inermi, e farlo in questo decennio, come riporta il sito dell’evento: <em>“Quello appena passato è stato un anno allarmante per il clima: gli eventi estremi e le anomalie si sono moltiplicate, giungendo a nuovi record come quello registrato in Canada in estate, con quasi 50°C in alcune località della British Columbia, dopo che l’ONU ha confermato che nel 2020 si sono raggiunti i 38°C in Siberia”</em>.

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