Sorpreso ad urinare nel Centro urbano dalla Polizia Locale, multato

Un <strong>turista</strong> è stato sorpreso mentre <strong>soddisfaceva i suoi bisogni corporali in Via Ada Negri</strong>, in una delle strade del <strong>Centro abitato.</strong>

Il tutto è avvenuto intorno alle <strong>8:30</strong>, davanti alla presenza degli <strong>Agenti di Polizia Locale</strong> che non si sono risparmiati dal <strong>riprendere il soggetto</strong> e procedere con la regolare <strong>sanzione amministrativa. </strong>

Stando a quanto verbalizzato, l’uomo sembrerebbe aver violato l'<strong>articolo 5 del Regolamento di Polizia Urbana</strong>, e nello specifico la <strong>lettera J del secondo comma</strong>, che prevede <em>”Il Comune di Taurisano riconosce e tutela la libera fruizione degli spazi pubblici o di uso pubblico. A tal fine sono vietati, in particolare, i seguenti comportamenti:… j) soddisfare bisogni corporali fuori dei luoghi a ciò destinati”.</em>

Pur sembrando un episodio banale quello avvenuto questa mattina, si pone certamente a <strong>difesa del decoro urbano</strong> e porta ancora una volta a dimostrare l’abilità degli Agenti di Polizia Locale, che non si ferma al <strong>solo servizio di viabilità</strong>, come ha commentato l'<strong>Assessore alla Polizia Locale Sonia Santoro</strong>: <em>”La nostra Polizia Locale effettua, quotidianamente, un attento e capillare controllo del nostro territorio comunale, che non si limita all’attività di prevenzione e sanzionamento delle violazioni al Codice della Strada ma che coinvolge anche, tra le altre cose, quella che è l’attività di vigilanza sul rispetto delle norme contenute nel nostro regolamento di polizia urbana”.</em>

<img class=”size-full wp-image-1607″ src=”https://canalesalento.it/taurisanoline/wp-content/uploads/2022/03/photo1646643567-e1648040328169.jpeg” alt=”” width=”156″ height=”173″ /> L’Assessore Sonia Santoro

Intanto nell’immediato sono arrivate le <strong>scuse</strong> del <strong>turista</strong> già prima della sanzione, oltre al <strong>riconoscimento dell’errore commesso</strong> che, anche a suo giudizio, doveva essere <strong>punito, </strong>cosa poi avvenuta per un totale di <strong>€50,00</strong>.