<!– wp:paragraph –>
<p>Rallenta l’economia a livello provinciale, regionale e nazionale. Frena la crescita del numero degli addetti a Lecce e provincia, in Puglia e in Italia. La pandemia innescata dal Covid-19 ha segnato un vero e proprio spartiacque riguardo ai trend economici. La fase di ripartenza che ne è seguita sta ormai esaurendo la sua forza.</p>
<!– /wp:paragraph –>
<!– wp:paragraph –>
<p>È quanto emerge dal nuovo studio condotto dall’Osservatorio Economico Aforisma, diretto dal data-analyst <strong>Davide Stasi</strong>. <em>”Uno degli indicatori utili per comprendere l’evoluzione e le dinamiche economiche è il numero degli addetti</em> – spiega Stasi – <em>Nei primi nove mesi del 2023 l’economia leccese, così come quella pugliese e quella italiana, ha continuato a crescere, completando il recupero dei livelli produttivi persi durante la pandemia, ma a causa dell’inflazione e dell’incremento dei costi di produzione la crescita ha già rallentato”.</em></p>
<!– /wp:paragraph –>
<!– wp:image {“align”:”center”,”id”:2152,”width”:”403px”,”height”:”auto”,”aspectRatio”:”0.8251953125″,”sizeSlug”:”large”,”linkDestination”:”none”} –>
<figure class=”wp-block-image aligncenter size-large is-resized”><img src=”https://www.canalesalento.it/taurisanonline/wp-content/uploads/sites/5/2022/04/WhatsApp-Image-2022-04-09-at-16.11.22-845×1024.jpeg” alt=”” class=”wp-image-2152″ style=”aspect-ratio:0.8251953125;width:403px;height:auto” /><figcaption class=”wp-element-caption”>Davide Stasi, Direttore Osservatorio Aforisma</figcaption></figure>
<!– /wp:image –>
<!– wp:paragraph –>
<p>Nell’ultimo triennio (settembre 2020-settembre 2023), il numero degli addetti è aumentato del 15,9 per cento a Lecce e provincia (da 171.124 addetti a 198.382), vale a dire una media annua del 5,3 per cento, ma nell’ultimo anno, la crescita si è fermata al 3,3 per cento (da 192.043 a 198.382).</p>
<!– /wp:paragraph –>
<!– wp:paragraph –>
<p>A livello regionale, invece, nell’ultimo triennio, il numero degli addetti è aumentato del 13,4 per cento (da 916.694 addetti a 1.039.306), vale a dire una media annua del 4,5 per cento, ma nell’ultimo anno, la crescita si è fermata al 3,8 per cento (da 1.001.586 a 1.039.306).</p>
<!– /wp:paragraph –>
<!– wp:paragraph –>
<p>A livello nazionale, sempre nell’ultimo triennio, il numero degli addetti è aumentato del 9,1 per cento (da 17.675.451 addetti a 19.279.345), vale a dire una media annua del 3 per cento, ma nell’ultimo anno, la crescita si è fermata al 2,3 per cento (da 18.840.135 a 19.279.345).</p>
<!– /wp:paragraph –>
<!– wp:paragraph –>
<p><em>”Va ricordato </em>- aggiunge Stasi – <em>che nel 2021 l’economia leccese ha registrato una sensibile crescita, trasversale a tutti i principali settori, dopo il forte calo dell’anno precedente. Invece, nel 2022 tale ripresa ha perso slancio, risentendo del deciso aumento dei prezzi dei beni energetici e di altre materie prime. All’orizzonte si profila una situazione di incertezza così grave da aver già provocato un progressivo rallentamento della tanto attesa crescita dell’economia. Dopo il 2021 e i primi mesi del 2022 nel corso dei quali si è vissuta una fase particolarmente vivace, le indicazioni per il futuro non sono del tutto positive. Anzi, si prospetta una battuta d’arresto”. </em></p>
<!– /wp:paragraph –>
<!– wp:paragraph –>
<p>”<em>Per quanto riguarda il mercato del lavoro, in particolare, la crescita del numero degli occupati è aumentata sia sul piano del lavoro autonomo sia su quello del lavoro dipendente. Nei primi nove mesi del 2023 il saldo tra attivazioni e cessazioni di contratti di lavoro alle dipendenze è stato positivo seppur in calo rispetto allo stesso periodo del 2022. Per quanto riguarda i livelli occupazionali – </em>chiosa Stasi<em> – la provincia di Lecce ha fatto registrare una ripresa addirittura superiore alle medie regionale e nazionale”.</em></p>
<!– /wp:paragraph –>