Si chiude in semifinale, ma a testa altissima, l’avventura del Circolo Tennis “G. Stasi” di Galatina nei play-off di Serie B1. Sul cemento del Quanta Club di Milano, i nostri ragazzi hanno lottato con l’anima, con il cuore, con tutto ciò che avevano dentro. Il punteggio finale – 4-2 per i padroni di casa – racconta solo in parte la storia di una giornata intensa, vibrante, che ha tenuto col fiato sospeso chiunque porti Galatina nel cuore.
Il cielo sopra Milano era pesante, ma non quanto l’inizio dell’incontro: due sconfitte nei singolari, con Andrea Cardinale e Jacopo Duma che si sono trovati ad affrontare due avversari solidi e ispirati. Il Quanta Club è volato sul 2-0, e la salita sembrava diventata una montagna.
Ma è proprio nei momenti difficili che si riconosce la forza di un gruppo. Alessandro Bellifemine ha dato il via alla rimonta, vincendo una vera maratona contro Gatti, mentre Matyas Lajos Fuele ha scritto una delle pagine più emozionanti della nostra stagione, domando Echargui al termine di un match epico. Galatina c’era. Galatina era viva. E il sogno, improvvisamente, sembrava possibile.
Sul 2-2, tutto si è deciso nei doppi. Con coraggio, con scelte difficili ma sincere, il capitano Donato Marrocco ha affidato l’ultima speranza a formazioni che univano talento, esperienza e cuore. Ma questa volta il destino non è stato dalla nostra parte: il Quanta Club ha mostrato tutto il suo valore, chiudendo l’incontro con due vittorie nette.
Le lacrime a fine partita non sono solo di delusione: sono anche il segno di un percorso vissuto con amore. Un cammino che ha unito giocatori, staff, tifosi. Un sogno costruito con sacrificio, passione e una maglia, quella di Galatina, portata sul petto come fosse una seconda pelle.
Le parole del Capitano Donato Marrocco raccontano meglio di ogni cronaca ciò che è accaduto:
“Non era facile affrontare una partita così importante in un circolo prestigioso come questo. Abbiamo vissuto un’infinità di emozioni: eravamo sotto 2-0, poi siamo riusciti a pareggiare, e nei doppi abbiamo dato tutto, anche con scelte coraggiose nelle formazioni.
Purtroppo non è andata come speravamo, ma siamo comunque molto soddisfatti del campionato che abbiamo disputato. I ragazzi hanno messo in campo passione, determinazione e impegno in ogni incontro.
Meritano solo applausi. Io ci ho creduto fino alla fine, e sono certo che avremo altre occasioni per rifarci. Grazie a tutti.”
Grazie a te, Capitano. Grazie a voi, ragazzi.
Perché oggi, anche nella sconfitta, abbiamo vinto qualcosa che resta: l’orgoglio di essere Galatina.