C’è una memoria che non sta nei monumenti, ma si intreccia nei fili del tessuto, nelle lettere ingiallite, nei quaderni di lavoro, nelle mani delle donne. Quella memoria vivrà, e sarà accessibile a tutti, da venerdì 27 giugno 2025, quando la Fondazione Le Costantine, nel cuore di Casamassella, frazione di Uggiano La Chiesa (LE), inaugurerà due preziosi archivi: “Le Costantine” e “De Viti De Marco Starace”.
L’iniziativa, dal titolo evocativo “Di telai, donne e memoria”, è promossa dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia in collaborazione con la Fondazione, e rappresenta molto più di un evento culturale: è un atto di restituzione alla comunità, un gesto di cura verso le radici del territorio e verso l’eredità silenziosa, ma potente, delle donne che lo hanno attraversato, costruito, immaginato.
Fondazione Le Costantine è nata grazie alla visione lungimirante di alcune donne della famiglia De Viti De Marco, pioniere di un’idea innovativa di formazione, lavoro e inclusione sociale, con al centro la tessitura artigianale salentina. Oggi la Fondazione è un riferimento non solo per la tutela del sapere tradizionale, ma anche per percorsi di autonomia e formazione rivolti a soggetti fragili, grazie anche al laboratorio “Cantando e Amando”, simbolo di riscatto e creatività femminile.
Il lavoro avviato nel 2022 dalla Soprintendenza, riconosciuto e sostenuto dal Ministero della Cultura, ha portato alla creazione di un inventario archivistico strutturato e accessibile, che comprende materiali di grande valore:
- L’archivio “Le Costantine”, con documenti legati all’attività educativa, imprenditoriale e tessile della Fondazione: quaderni delle tessitrici, schemi fatti a mano, campioni di stoffa, libri contabili, atti patrimoniali.
- L’archivio “De Viti De Marco Starace”, ricco di lettere, appunti, diari e corrispondenza privata di Carolina De Viti De Marco, figura centrale dell’intellettualità e dell’impegno civile femminile del Novecento, nonché punto di raccordo con ambienti culturali e politici europei.
L’appuntamento del 27 giugno, alle ore 18.00 presso la Fondazione, vedrà la partecipazione di studiosi, archivisti e intellettuali:
Marco Bascapè, Cristina Rizzo, Elena Laurenzi, Lucia Bello, Gabriele Malinconico, Giampiero Fumi, Francesca Perrone, Chiara De Iaco, con il coordinamento di Maria Francesca Guida.
Sarà presente anche il visual artist Giuseppe De Mattia, con un contributo artistico che dialogherà con le fonti archivistiche in chiave contemporanea.
L’evento rientra nel più ampio Progetto “Casamassella – Borgo delle Tessitrici”, sostenuto dal Ministero della Cultura nell’ambito del PNRR Borghi 2023–2026, che mira alla valorizzazione culturale e sociale del territorio attraverso il recupero della sua identità storica.
Ma questo evento non è solo celebrazione del passato. È un invito aperto alla comunità, agli artisti, ai ricercatori, agli appassionati, a frequentare l’archivio come luogo vivo, generativo, ispirante.
La Fondazione aprirà una call per progetti artistici in residenza, offrendo l’occasione di lavorare con il patrimonio documentale per produrre nuove narrazioni, performance, installazioni, opere che trasformino la memoria in creazione, la storia in futuro.
Un giorno per riconnettersi con le radici, celebrare il coraggio delle donne, e immaginare – insieme – un nuovo futuro, fatto di fili, parole, e visioni.