Sarà una serata di impegno civile e riflessione collettiva quella in programma oggi 19 giugno 2025, alle ore 19:30, nel suggestivo Chiostro della Biblioteca Comunale di Galatina, dove il giornalista d’inchiesta Paolo Borrometi presenterà il suo ultimo libro, “Traditori”.
L’evento, promosso dall’associazione “De Gasperi–Einaudi”, si inserisce in un percorso culturale dedicato alla legalità e al contrasto delle mafie. A dialogare con l’autore saranno Antonio De Donno, già magistrato e cittadino galatinese, e Giovanni Pellegrino, ex senatore della Repubblica ed ex presidente della Provincia di Lecce. La serata sarà moderata da Andrea Salvati, CEO della Business School AFORISMA e segretario generale dell’associazione promotrice.
A dare il benvenuto al pubblico saranno Tonio Tondo, giornalista e editorialista, e Fabio Vergine, sindaco di Galatina. L’iniziativa è patrocinata dal Comune di Galatina, dall’Istituto Luigi Sturzo e dalla stessa AFORISMA Business School.
Il libro “Traditori” è un’opera che scuote le coscienze: un’inchiesta che mette in luce i volti e le storie di chi, anziché servire lo Stato, ha scelto di tradirlo, intrecciando rapporti con organizzazioni mafiose. Borrometi denuncia con coraggio e lucidità una realtà ancora troppo poco affrontata: la rete di complicità che permette alla criminalità organizzata di infiltrarsi nei gangli della vita pubblica.
Paolo Borrometi, classe 1983, originario di Ragusa, è uno dei volti più noti del giornalismo antimafia italiano. Da anni si occupa di criminalità organizzata nel Sud-Est siciliano. Il suo lavoro ha un prezzo altissimo: dal 2014 vive sotto scorta dopo aver subito gravi minacce e un’aggressione che gli ha provocato una lesione permanente alla spalla.
Nonostante tutto, Borrometi non ha mai smesso di scrivere, di indagare, di raccontare. Oggi è presidente di Articolo21, associazione che difende la libertà di stampa, e condirettore dell’agenzia AGI. Con “Traditori” torna a lanciare un appello forte all’opinione pubblica: non voltarsi dall’altra parte.
L’incontro sarà aperto al pubblico e rappresenta un’occasione preziosa per ascoltare una voce autorevole della nostra contemporaneità e confrontarsi su temi che riguardano da vicino la tenuta democratica del Paese.
In un momento storico in cui le mafie cambiano volto ma non potere, l’impegno di giornalisti come Borrometi resta un presidio fondamentale per la verità e la giustizia.