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Stalkerizza la ex fino a spacciarsi per un santone incaricato di ucciderla, rinviata l’udienza preliminare

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<p>Avrebbe stalkerizzato la sua ex durante e dopo la fine della loro relazione, mettendo in atto comportamenti minacciosi e violenti, tali da far cambiare alla donna le sue abitudini di vita e procurandole un continuo stato di ansia.</p>
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<p>L’udienza preliminare a carico dell’uomo, un trentasettenne di Casarano accusato di atti persecutori, è stata rinviata all’8 novembre prossimo dalla gup Francesca Mariano, considerata la volontà da parte della difesa di valutare un rito alternativo, “<em>non prima di aver esperito ogni tentativo finalizzato ad una ricucitura tra le parti con un chiaro riferimento all’istituto della giustizia riparativa”.</em><br></p>
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<p>Nel procedimento penale nei confronti del suo ex, la donna, una ventitreenne originaria di Taurisano, tramite i suoi avvocati (Ada Alibrando e Salvatore Ponzo) si è costituita parte civile ed ha chiesto un risarcimento dei danni di € 100.000,00.<br></p>
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<p>Il comportamento morboso dell’uomo, difeso dall’avvocato Attilio De Marco, ha avuto inizio durante la relazione sentimentale tra i due. Già in questo periodo il trentasettenne aveva posto in essere un’escalation inarrestabile di vessazioni, violazioni continue e costanti della privacy della donna.<br></p>
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<p>Proprio a causa di questo attaccamento continuo, che lo avrebbe portato a controllarla in modo soffocante, impedendole persino di vedere le amiche, a telefonare ed inviare messaggi minatori alimentati dal costante sospetto che lei uscisse con altri ragazzi, la ventitreenne ha deciso di mettere fine alla loro relazione.<br></p>
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<p>Scelta non condivisa dal trentasettenne, il quale avrebbe aumentato la gravità della sua condotta, aggiungendo continue denigrazioni, diffamazioni, umiliazioni gratuite e minacce a danni della sua ex.<br></p>
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<p><em>“Ti sei vista con un altro […] ora vedi cosa ti combino”</em> le avrebbe scritto in un messaggio del 31 gennaio 2022, colorando il testo con epiteti molto sgradevoli.<br></p>
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<p>Per nulla persuaso a desistere dal perseguitare la ventitreenne, nonostante la sua utenza telefonica fosse stata bloccata dalla donna, avrebbe cercato di contattarla attraverso il telefono della madre e magari fissare un appuntamento.<br></p>
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<p>La sua condotta, poi, ha raggiunto un livello preoccupante il 17 febbraio 2022. Usando un’utenza straniera, per la precisione del Benin (stato dell’Africa occidentale, il cui prefisso è +229) il trentasettenne si è spacciato per uno stregone o qualcosa del genere.<br></p>
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<p>Nel messaggio le avrebbe scritto di essere stato incaricato di ammazzarla, ma di essere contrario perché i sui “geni” gli avrebbero rivelato la sua innocenza. Affermando che colui che aveva dato l’ordine fosse una persona vicina a lei, le avrebbe detto che era stato fatto un rituale per provocare la sua morte e che per conoscere la verità doveva essere annullato. Al messaggio erano state allegate anche fotografie della ragazza e immagini più inquietanti di un paio di coltelli rivolti verso il suo volto.</p>
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