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Cultura, la penna di Carparelli porta il Vanini al Salone Internazionale del libro di Torino

Non è la prima volta che il filosofo <strong>Mario Carparelli</strong> presenta un suo libro al Salone internazionale del libro. Il suo debutto risale <strong>cinque anni fa</strong>, nel <strong>2017</strong>, quando presentava <strong>“Dialogo su Dio di Giulio Cesare Vanini”</strong>, edito da <strong>“La Scuola di Pitagora”</strong>. Un volume largamente apprezzato dal pubblico in quell’occasione, tanto da ricevere pubblicamente i complimenti dell’attuale <strong>Direttore generale</strong> della <strong>Treccani</strong> e già<strong> Ministro per i Beni e le Attività Culturali Massimo Bray</strong>.

<strong>Carparelli</strong> è il più <strong>giovane esponente</strong> degli <strong>studi storiografici</strong> e <strong>filosofici</strong> su Giulio Cesare Vanini, inserendosi nel solco degli studi di <strong>Antonio Corsano, Giovanni Papuli, Francesco Paolo Raimondi </strong>e<strong> Domenico M. Fazio.</strong> Dopo la laurea in <strong>Filosofia</strong> a <strong>Firenze</strong> e il <strong>dottorato</strong> presso l’<strong>Università del Salento</strong> in <strong>Discipline storico-filosofiche</strong>, attualmente collabora con la cattedra di <strong>Storia della filosofia</strong>, presso il <strong>Dipartimento di Filologia Classica</strong> e di <strong>Scienze Filosofiche</strong> della <strong>Facoltà di Lettere e Filosofia</strong>. Tra i numerosi incarichi, è <strong>Vicepresidente</strong> del <strong>Centro Internazionale di Studi Vaniniani</strong>.

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È <strong>“Giulio Cesare Vanini, il filosofo, l’empio e il rogo”</strong> l’ultimo suo libro che l’autore presenterà il <strong>20 maggio</strong> <strong>2022</strong> alle ore <strong>16</strong> presso il <strong>Padiglione Oval</strong>. Il volume, pubblicato a giugno dalla <strong>casa editrice Liberilibri</strong> e presentato in anteprima al Castello di Tutino, è un piccolo volume che introduce alla <strong>figura</strong> e al <strong>pensiero</strong> di <strong>Vanini</strong> attraverso delle voci che, come un’enciclopedia, permette a tutti di <strong>conoscere</strong> la <strong>grandezza</strong> del <strong>filosofo</strong> di <strong>Taurisano</strong>. Tra le pagine si trovano numerose voci che approfondiscono la sua formazione, i suoi testi e anche la sua fortuna critica, come la voce che racconta dell’ammirazione che ha avuto Umberto Eco per Vanini.

La <strong>prefazione</strong> è curata dal <strong>filosofo Sossio Giametta</strong>, firma eccellente della filosofia italiana, unico curatore in Italia delle opere di Nietzsche, mentre la <strong>nota di fondo</strong> è di <strong>Dario Acquaviva</strong>, bibliofilo, che ripercorre le vicende storiche dei due volumi scritti da Vanini, il De Admirandis e l’Amphitheatrum aeternae provvidentiae.

Sarà proprio con Taurisano che <strong>Mario Carparelli</strong> si collegherà lo stesso giorno da Torino, per prendere parte all’evento <strong>“Perché non a Taurisano?”</strong>. L’incontro, promosso dal GAL Capo di Leuca, attraverso una serie di interventi di illustri ospiti vuole porre l’accento sulle potenzialità culturali e turistiche ancora inespresse di Taurisano, patria del Vanini.

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