<strong>Andrea Ciurlia</strong>, <strong>difensore centrale classe ’96</strong> ha sempre avuto un <strong>rapporto speciale</strong> con i <strong>colori granata</strong>, non solo da calciatore e professionista, ma soprattutto da <strong>tifoso.</strong>
Gli <strong>addii</strong>, soprattutto alla squadra del cuore, non sono mai facili, in particolare quando la squadra è quella della tua Città di origine, quella da cui sei <strong>partito</strong> e <strong>ripartito</strong>.
Già, perché il passato calcistico di Ciurlia è ricco di esperienza e di avventure, che iniziano a <strong>13 anni</strong> dalla <strong>scuola calcio “Virtus Taurisano”.</strong> Dopo poco tempo il difensore centrale riesce a raggiungere il <strong>settore giovanile del Lecce,</strong> una piccola parentesi che lo porterà, poi, ad indossare la maglia delle <strong>giovanili del Casarano Calcio sino alla prima squadra nel 2014.</strong>
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All’esperienza casaranese segue quella del prestito al “<strong>Salento Football Leverano”</strong> in <strong>prima squadra</strong> e il successivo prestito all’<strong>“ASD Città di Racale”,</strong> dove a chiamarlo è stato proprio l’allora <strong>direttore sportivo Rocco Ponzetta.</strong>
Ed è questo il <strong>nome che tornerà</strong> a rilanciare la carriera di Ciurlia dopo un breve periodo di stop. Una <strong>seconda telefonata del compianto direttore Ponzetta è arrivata due anni dopo</strong>, questa volta per una <strong>maglia tanto ambita che sa di casa</strong>: quella dell’<strong>“ASD Taurisano”,</strong> indossata fino ad ora con <strong>orgoglio, professionalità e tanta passione.</strong>
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Pubblichiamo integralmente le parole che Andrea Ciurlia ha rivolto alla sua squadra.
<em>”16/12/2016-30/06/2022</em>
<em>NON È LA SERIE A ma…</em>
<em>Se nel 2007, in una EST stracolma a venerare idoli con la maglia granata mi avessero chiesto: cosa vorresti ora?</em>
<em>Avrei risposto sicuramente “divertirmi in questo campo”, ai tempi desiderato, sognato e quasi un sogno impossibile.</em>
<em>Negli anni successivi scompare il TAURISANO.</em>
<em>Tanto girovagare, la scuola di calcio e di vita di nome Casarano, poi da under in promozione a Leverano, Racale, poi il buio…</em>
<em>Niente calcio, così è deciso.</em>
<em>Ma ci ha pensato Rocco Ponzetta a farmi divertire di nuovo.</em>
<em>A fine campionato una delusione enorme e poi di nuovo “basta calcio”, dimenticando che nella vita si sale sulle stelle e si scende a picco perché fa tutto parte del percorso e non esisterebbe soddisfazione senza delusione.</em>
<em>Sei mesi lontano dal calcio, da casa, che nel frattempo diventa sempre più confusa.</em>
<em>Ancora una volta Rocco Ponzetta, il direttore.</em>
<em>Questa volta a casa, nel Perrotta.</em>
<em>Definita così da una spiegazione a tutto, CASA.</em>
<em>Un posto sicuro dove le radici non aspettavano altro che essere curate.</em>
<em>Sei anni e mezzo nel TAURISANO, che ripartiva da una terza categoria per poi entrare in corsa e di corsa nella successiva seconda categoria.</em>
<em>Uguale alla serie A, ma con una passione elevata all’ennesima potenza, dove amici e uomini nati e cresciuti nel paese (tra le strade e le piazze che avevano una forma di un campo da calcio perché ovunque, ci sarebbero stati quattro mattoni a fare da palo), hanno risollevato un nome, un maglia ed un colore: il GRANATA!</em>
<em>Ritorna a splendere la EST, che nei momenti di grande passione diventa “qualcosa di magico e che magico diventerà!”</em>
<em>Negli anni dopo una promozione difficile, affrontata sempre con dignità e orgoglio. </em>
<em>Parentesi negative, parte del successo, parte delle parentesi positive.</em>
<em>Una famiglia, la mia, chiusa in quattro mura piene di umidità, 5 volte la settimana e anche più.</em>
<em>L’estate è finita sempre in anticipo perché ci sono 8 mesi da passare ad affannarsi e correre, di Domenica.</em>
<em>Il calcio a Taurisano merita tanto, merita il massimo.</em>
<em>Il primo sport seguito nel paese, come nell’ultima partita a Tricase.</em>
<em>Un pienone, lontani da casa, ma molto più vicina grazie alla gente di Taurisano.</em>
<em>Ma ora nella parte più piccola del testo ci metto un piccolo saluto a tutto questo.</em>
<em>Piccolo perché la presenza dopo 128 partite in maglia granata sparisce solo alla vista dell’occhio,</em>
<em>rimane quella più importante: un Cuore e un Anima pronti sempre a portare al limite la voglia di un Taurisano che vince, cade, si rialza e torna a splendere, nel calcio come in tutto ciò che il paese chiede e cerca da anni!</em>
<em>Taurisano è vita, CASA!”</em>
<strong><em>Andrea Ciurlia.</em></strong>
in bocca al lupo. ma dove andrai a giocare?
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