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Dopo la tragedia del 24 aprile, parla la Protezione Civile Taurus

E’ giunto alla nostra redazione, con cortese invito di pubblicazione, il comunicato stampa della Protezione Civile Taurus, in riferimento al tragico episodio accaduto la sera del 24 aprile, durante i festeggiamenti in onore della Madonna di Leuca.

Riportiamo integralmente in testo:
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Inizialmente avevamo deciso di non replicare o commentare, per rispettare il dolore dei familiari del defunto, ma dopo aver letto i diversi post pubblicati sui social e gli annessi commenti scritti da vari cittadini – peraltro non presenti agli accadimenti in oggetto – abbiamo ritenuto doveroso fornire la nostra versione dei fatti.

Innanzitutto, la protezione civile “Taurus” opera sul territorio comunale da ben 29 anni a tutela del cittadini di Taurisano e non solo.
Con riferimento ai tragici fatti del 24 aprile u.s. si precisa quanto segue:

noi volontari della taurus eravamo collocati nella postazione assegnata e prevista dal piano di sicurezza redatto da un tecnico abilitato su commissione del comitato festa “S. M. di Leuca”.
Si precisa, tra l’altro, che i volontari presenti sul luogo, muniti del mezzo ambulanza, sono abilitati all’utilizzo del defibrillatore e a effettuare altra manovra di primo soccorso per aver conseguito l’attestazione bisd; l’ambulanza messa a disposizione da questa protezione civile è provvista di due defibrillatori funzionanti e di bombola di ossigeno.


Ritornando ai fatti, nel momento in cui il sig. De Paola si accasciava a terra, il volontario prestava soccorso, seguendo il protocollo sanitario previsto. Venivano quindi praticate le manovre “salva vita” nei modi e nei tempi previsti. Nel mentre, l’ambulanza del 118, allertata da alcuni cittadini presenti, partita da Ugento, è arrivata sul posto in circa 7-8 minuti.

Il predetto volontario, per allontanarsi e prendere dall’ambulanza il defibrillatore, chiedeva il cambio ad altro volontario della medesima protezione civile cosi che il massaggio cardiaco non fosse interrotto sino al momento dell’arrivo dell’ambulanza del 118.
Il medico del 118, informatosi sulle manovre di soccorso prestate, prendeva in mano la situazione e, fatto trasportare il paziente sull’ambulanza, procedeva a defibrillare.

Nessuno avrebbe voluto che si verificasse una tale tragedia.
I volontari della protezione civile Taurus, porgono le condoglianze a tutti i familiari del sig. Angelo.

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Cogliamo l’occasione per porgere il nostro cordoglio alla famiglia De Paola.

Per comunicare con la redazione:
328 651 777 1
Via Oberdan, 24 – Taurisano
dilloallaredazione@canalesalento.it

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3 commenti su “Dopo la tragedia del 24 aprile, parla la Protezione Civile Taurus”

  1. Non e assuolutamente niente vero..io sono la figlia di angelo. Mio padre non è stato soccorso..dite la verità..io mi vergognerei a scrivere delle cazzate che non sono vere.. se ci fosse stato tuo padre al posto del mio vorrei vedere cosa avresti fatto..senza ossiggeno senza defribillatori..vergogantevi mettetevi una maschera in faccia. Io padre è morto xke non è stato soccorso da voi!!!!

  2. Vorrei condividere questo bel post della protezione civile TAURUS in cui si fanno i belli perché praticano questo mestiere da 30 anni e che hanno messo in atto una bella scenetta come forse un soccorso doveva andare ma forse NEI VOSTRI SOGNI!!!
    Come già detto e spiegato l’ambulanza c’era quella sera ma sprovvista di ogni kit medico è sprovvista di medico incaricato.
    Mio zio non ha avuto neanche un secondo del vostro ossigeno né nessun defribrillatore perché NON C‘ERA NULLA !!!
    Il defribrillatore non è neppure stato preso da nessuna postazione del paese perché potete dire quello che volete ma una carta scritta che dice che avete fatto un corso non serve de quella sera quelle persone lì presenti vestite di giallo non sapevano fare niente!!
    Ora queste 4 foto con l’ambulanza tutta bella sistemata cari miei non servono perché fortunatamente quella sera i testimoni erano tanti e sappiamo anche che mio zio è stato a terra mezz’ora prima che arrivasse l’ambulanza senza defribrillatore ne nulla è facile ora scrivere che sono stati rispettati i 7/8 minuti come da protocollo!
    Fortunatamente era una festa di paese ed erano tutti testimoni del vostro soccorso di merda!!
    Siete vergognosi!!!

  3. Anna Maria Marcantonio

    Nn è niente vero …è stato soccorso da luca zotti e un altra signora che nn conosco il nome x prima..dopo e arrivata un altra persona ma nn so chi era,mi hannofatto allontanare xche ero spaventata e addolorata di quello che era successo sotto i miei occhi..nn c era ne ossigeno e ne defibrillatore sulla prima ambulanza e la seconda ci ha messo troppo tempo..oramai Angelo nn c era più

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