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L’ultimo ricordo di Enzo, una vita spesa per la sua città e per i giovani

– di Antonio Torretti –

Lui: Ciao Antonio, ti ho mandato un comunicato però vorrei parlarti della situazione politica che si sta prospettando.

Io: Enzo dimmi tutto, a disposizione.

Lui: No Antonio per telefono, preferirei ci vedessimo di persona, sai sono un po’ contrario a telefoni e messaggi e poi sarà la scusa per vedersi dopo tanti anni.

Io: Hai ragione, vediamoci a pomeriggio.

Questa l’ultima telefonata circa due anni fa, dopo alcuni anni che non ci fermavamo a parlare, a cui è seguita una chiaccherata di due ore intense a parlare di Galatina e di politica, perché lui ci credeva, lui era fortemente convinto che si potesse cambiare dal basso. Una conversazione anche con punti di vista diversi, dense di passione ed ironia che sempre lo hanno caratterizzato, con Galatina sempre al centro.

Ieri mattina alle ore 11 erano in tantissimi nella basilica di Santa Catarina a dare l’ultimo saluto a Enzo, prematuramente scomparso all’età di 63 anni la mattina di Pasqua. 

Già consigliere comunale e assessore, da sempre impegnato nella vita politica cittadina, Enzo era conosciuto e ben voluto da molti. Il suo impegno per la città e per i giovani in modo particolare era noto a tutti, come si può leggere dalle decine di testimonianze con messaggi, foto e ricordi legati alla sua attività per Galatina, che amava in modo sviscerato. 

Molte le attività che lo hanno visto coinvolto in prima linea, dall’accoglienza ai primi Albanesi sbarcati a Otranto, alla protesta per aprire il reparto infettivi dell’ospedale Santa Caterina Novella, all’attenzione a coloro che entravano nel tunnel della droga, alla lotta per realizzare la tangenziale – est e l’impegno costante per l’ospedale, vissuto come una missione. 

Nel primo pomeriggio di ieri le parole della sua compagna di vita Elvira chiudono una giornata triste, ma che lascia il ricordo di un uomo di cui il dibattito cittadino sentirà la mancanza: «È tutta terra feconda quella che hai lavorato nel tempo – se mai avessi bisogno di prove – e noi sapremo coltivarla e curarla “con amore d’artista” e, magari, proveremo a realizzare anche solo un milionesimo dei tuoi sogni … marciando sempre verso il bene, verso la pace, verso il pane per tutti».  

Al di là delle ideologie diverse che si possono avere, tutti Enzo riconoscono che oggi se n’è andato un pezzo di città e che si sentirà la tua mancanza nel dibattito politico cittadino.

Ciao Enzo.

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