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L’analisi a freddo dopo il concerto dei Negramaro nella riunione in Prefettura

La riunione della commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo tenutasi presso la Prefettura di Lecce, ha analizzato a freddo quanto accaduto il 12 agosto durante il concerto evento dei Negramaro per il loro 20 anni di carriera. 

L’incontro, sollecitato dal sindaco di Galatina Fabio Vergine, si è svolto giovedì scorso con il preciso scopo di chiarire quanto non abbia funzionato e, soprattutto, cosa abbia determinato i disagi divenuti poi oggetto della cronaca dei giorni successivi su media locali e nazionali. 

«Credo che l’incontro fosse doveroso – afferma Vergine – e ringrazio tutti i presenti perché abbiamo potuto fermarci a mente fredda ad analizzare ogni passaggio, fissando dei punti fermi e ponendo le basi per il futuro. Benché l’evento fosse privato e nonostante la centralità e la competenza della commissione provinciale ritengo che sia stata necessaria questa assunzione di responsabilità anche oltre la mera competenza della nostra amministrazione. Oggi esiste un’analisi di ciò che è accaduto ed una ricostruzione degli accadimenti. Sapremo tutti farne tesoro anche per rispetto di chi ha patito fortissimi disagi di cui siamo mortificati». 

Il dato impressionante è che alle ore 18.30, rispetto ai novemila stalli previsti per il parcheggio, vi fossero solo trecento auto parcheggiate, a dimostrazione dell’enorme afflusso di traffico in un arco temporale ristretto. Altro fattore emerso, la mancanza di una sala operativa a disposizione degli organi pubblici.  

Dall’analisi dei fatti, il primo cittadino di Galatina, passa poi ad analizzare quanto accaduto quel pomeriggio sui social, sottolineando l’uso strumentale dei disagi e della rabbia di quanti sono arrivati tardi o non hanno proprio visto il concerto per il proprio tornaconto politico. 

Vergine ribadisce come il tentativo di screditare l’amministrazione, gettando fango sulla stessa, in realtà si sia trasformato in un attacco alla città ed alla sua comunità. Il sindaco afferma che tale strumentalizzazione è ancor più grave, perché frutto di un’azione di manipolazione «utilizzando e sollecitando, loro malgrado, anche incolpevoli e a volte sprovveduti soggetti, lanciati come soldatini a molla nella polemica». 

Nei giorni scorsi il Comune di Galatina ha conferito mandato ad un legale per valutare gli estremi di denuncia – querela «nei confronti di chi si sia reso responsabile della diffusione delle offensive valutazioni, lesive della dignità, dell’immagine e dell’onorabilità dell’ente». 

Antonio Torretti

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