Si è tenuta il 𝟭𝟴 𝗺𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 𝟮𝟬𝟮𝟯, la 𝗰𝗲𝗿𝗶𝗺𝗼𝗻𝗶𝗮 𝗱𝗶 𝗽𝗿𝗲𝗺𝗶𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 del “Concorso Pina e Libero Grassi”, presso l’Aula Magna del 𝘋𝘪𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘥𝘪 𝘚𝘤𝘪𝘦𝘯𝘻𝘦 𝘌𝘤𝘰𝘯𝘰𝘮𝘪𝘤𝘩𝘦, 𝘈𝘻𝘪𝘦𝘯𝘥𝘢𝘭𝘪 𝘦 𝘚𝘵𝘢𝘵𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘩𝘦 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘜𝘯𝘪𝘷𝘦𝘳𝘴𝘪𝘵𝘢̀ 𝘥𝘪 𝘗𝘢𝘭𝘦𝘳𝘮𝘰, che ha visto la partecipazione di due classi del Liceo A. Vallone – Galatina, entrambe presenti alla cerimonia di premiazione.
La classe 𝗜𝗜 𝘀𝗲𝘇. 𝗕𝗦𝗔, coordinata dal prof.Sebastiano Zenobini, ha ricevuto una 𝗺𝗲𝗻𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗲 per la “𝘴𝘦𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘪𝘯𝘤𝘩𝘪𝘦𝘴𝘵𝘦” realizzando un 𝘃𝗶𝗱𝗲𝗼 sui ritardi dell’amministrazione comunale di Nardò riguardo alla ristrutturazione e all’utilizzo di un bene confiscato alla mafia una decina di anni fa, il ristorante Fiume a Santa Maria al Bagno.
L’inchiesta ha consentito ai ragazzi di prendere consapevolezza di cosa sia un bene confiscato e cosa potrebbe rappresentare, consentendo loro di “gridare”, in qualità di cittadini attivi, il vivo desiderio di recuperarlo al più presto perchè diventi simbolo di legalità.
La classe 𝗩 𝘀𝗲𝘇. 𝗕𝗦, coordinata dalla prof.ssa Roberta Romanello, ha conseguito il 𝗣𝗿𝗶𝗺𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗺𝗶𝗼 per la sezione “𝘪𝘯𝘤𝘩𝘪𝘦𝘴𝘵𝘢 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘢𝘭𝘪𝘴𝘵𝘪𝘤𝘢” svolgendo un’𝗶𝗻𝗱𝗮𝗴𝗶𝗻𝗲 𝗱𝗼𝗰𝘂𝗺𝗲𝗻𝘁𝗮𝘁𝗮 dal titolo “𝘼𝙨𝙥𝙚𝙩𝙩𝙖𝙣𝙙𝙤 𝙡’𝙖𝙘𝙦𝙪𝙖. 𝙂𝙚𝙨𝙩𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙧𝙞𝙨𝙤𝙧𝙨𝙚 𝙞𝙙𝙧𝙞𝙘𝙝𝙚 𝙣𝙚𝙡 𝙎𝙖𝙡𝙚𝙣𝙩𝙤: 𝙥𝙧𝙤𝙜𝙚𝙩𝙩𝙞 𝙚 𝙛𝙞𝙣𝙖𝙣𝙯𝙞𝙖𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞 𝙘𝙖𝙙𝙪𝙩𝙞 𝙣𝙚𝙡 𝙫𝙪𝙤𝙩𝙤”. Il lavoro è incentrato sulla storia di un sistema idrico di enormi dimensioni, realizzato a partire dai primi anni Ottanta del secolo scorso, destinato a soddisfare le necessità idriche del Salento, che non è mai entrato in funzione.
Si tratta di un’inchiesta molto ben fatta che offre uno spaccato chiaro e amaro sulla realtà salentina. In un momento in cui l’ambiente è sotto attacco e in cui emerge l’importanza e la preziosità dell’acqua, il lavoro realizzato fa capire quanto i giovani siano sensibili all’argomento. L’inchiesta fa riflettere sui problemi di approvvigionamento del Salento e sulle capacità dei ragazzi di appassionarsi a temi caldi e scomodi, manifestando comportamenti di positivo esempio per tutti.
https://www.premiopinaeliberograssi.it/images/rivista-21e33/rivista_21e33_n02.pdf
Entrambi i lavori sono stati pubblicati su una rivista a cura dell’Associazione Solidaria che ha promosso il concorso.
