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Canto di Passione, concerto a Tuglie

Con l’approssimarsi della Settimana Santa entrano nel vivo gli appuntamenti organizzati dal Salento Book Festival e da “Cantina Peparussu – Casa delle Tradizioni” con la direzione artistica di Gianpiero PisanelloLunedì 3 aprile, alle ore 20, presso la Chiesa delle Anime, sita in via Trieste, a Tuglie si svolge un concerto dal titolo “Canto di Passione” ovvero un percorso musicale sui canti e sui riti della Settimana Santa nella tradizione popolare a cura di Enza PagliaraDario MuciGianluca LongoAntongiulio Galeandro con la partecipazione di Alessandro Falco, che durante il concerto realizzerà un “panareddhru”, e della Venerabile Confraternita “S. Maria della Purità” di Gallipoli. A salutare, oltre al direttore artistico, anche il parroco don Maurizio Pasanisi e la priora della Confraternita delle Anime e della B.V. del Carmelo di Tuglie, Loredana Guido.

L’ idea di uno spettacolo sulla passione è sorta cantando, praticando i canti di tradizione orale. Risulta subito evidente che la poesia popolare raggiunge una delle sue più alte espressioni proprio nelle vicende che narrano la vita e la morte di Cristo. Teatro, canto, poesia mai come in questa vicenda si incarnano una nell’altra. “Canto di Passione” è la visione portata dalle cantrici e dai cantori tradizionali sugli ultimi momenti della vita di Gesù. Un racconto che si srotola tra le parole e le incantazioni, lungo un percorso in cui i testi si rincorrono e si sorpassano in un dinamismo che è a un passo dal silenzio. Lo incontra e subito lo perde. Nei testi dei canti è possibile guardare, attraverso il proprio sgomento, lo sgomento di Gesù uomo, individuato nell’urlo sulla croce di fronte alla morte. Solo di fronte alla morte. Solo nella sua condizione umana e carnale con la propria responsabilità e tragica consapevolezza. I canti viventi vengono dal Salento, dalla Puglia, dalla Sicilia, dal Lazio dalla Toscana e dalla Corsica. “Canto di Passione” è un omaggio alle tante contadine, contadini o semplicemente donne uomini che fino a oggi hanno ricordato, trasmesso, custodito, espresso, urlato, pianto e riso il cantare.

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