Deposizione corona per Pietro Antonio Colazzo presso area verde “Carrozzini”

26 Feb , 2024 - Cultura,Galatina

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<p>- di Piero Luigi Russo – </p>
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<p>Il 26 febbraio del 2010 a Kabul, moriva, eroicamente, il funzionario dell’AISE (Agenzia &nbsp;informazioni e sicurezza esterna) Pietro Antonio Colazzo, galatinese, classe 1962.&nbsp;</p>
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<p>Quel maledetto giorno si trovava al “Park Residence Guesthouse”, a pochi passi&nbsp; dall’ambasciata italiana, insieme ad altri 4 funzionari dell’Agenzia, quando lo scoppio delle&nbsp; bombe scatena un inferno di vetri rotti e fiamme. Pietro, che aveva rapporti con i vertici della&nbsp; polizia e dei servizi segreti locali, allerta i soccorsi. L’attacco, come sa bene, non è finito e&nbsp; infatti uno sciame di kamikaze si infiltra nell’albergo. Lo scopo è quello di ferire il più alto&nbsp; numero di vittime a colpi di fucile e pistola e poi, farsi saltare con la cintura esplosiva.&nbsp; Colazzo resta dov’è con la pistola in pugno a proteggere la fuga degli altri quattro agenti,&nbsp; che riescono a mettersi in salvo.&nbsp;</p>
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<p>Quando la sua morte viene comunicata insieme a quella di altre 18 vittime, le informazioni &nbsp;sono confuse. Alcuni dicono fosse un medico, altri, un diplomatico. È la vita segreta degli &nbsp;007, nell’anonimato fino a che la morte non arriva a rendere loro quell’onore di cui in vita, &nbsp;non si sono potuti fregiare. La sua salma torna in Italia per i funerali di Stato mentre, &nbsp;contrito, il generale afghano Abdul Rahman parla di lui come “un uomo coraggioso” che ha&nbsp; fornito informazioni precise grazie alle quali la polizia è stata in grado di portare al sicuro, &nbsp;sani e salvi, altri quattro italiani.&nbsp;</p>
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<p>Il 25 giugno 2010 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito a Pietro &nbsp;Antonio Colazzo la Croce d’Onore alla memoria con queste motivazioni: &nbsp;</p>
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<p>«Funzionario dell’Aise, operante nell’ambito di una struttura informativa a supporto dei &nbsp;comandi militari nazionali e multinazionali e a salvaguardia degli interessi italiani in &nbsp;Afghanistan, nel corso di un attacco terroristico veniva raggiunto da fuoco nemico e &nbsp;dall’onda d’urto di una potentissima esplosione, decedendo per le ferite riportate. Nella &nbsp;circostanza, nonostante fosse oggetto del fuoco dei terroristi, non desisteva dalla sua &nbsp;azione, fornendo preziose indicazioni alle forze di sicurezza afghane in procinto di&nbsp;</p>
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<p>intervenire, incrementandone l’efficacia e consentendo di salvare numerose vite umane. &nbsp;Chiaro esempio di sereno coraggio, elevatissima professionalità, altissimo senso del dovere &nbsp;e spirito di sacrificio».&nbsp;</p>
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<p>Nel dicembre 2019 l’A.S.D. “Virtus Basket Galatina”, ha donato, in collaborazione con l’Ente &nbsp;del Terzo Settore “Cuore e mani aperte” OdV, un’Area Giochi inclusiva realizzata presso &nbsp;l’Area verde “Prof. V. Carrozzini” in Via Calatafimi a Galatina.&nbsp;</p>
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<p>La suddetta Area Giochi Inclusiva è stata dedicata proprio al Dr. Pietro Antonio Colazzo.&nbsp;</p>
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<p>Da allora, ogni anno, in occasione dell’anniversario della morte del nostro concittadino &nbsp;organizziamo una piccolissima cerimonia per ricordare l’esempio di un Uomo &nbsp;dell’Intelligence che ha perso la vita dando prova di fedeltà allo Stato e ai suoi cittadini.&nbsp;Anche quest’anno, domenica 3 marzo p.v., deporremo una piccola corona di fiori auspicando l’inizio di un percorso ampio e condiviso che possa, negli anni avvenire, dare il giusto risalto &nbsp;alla figura di un illustre galatinese che silenziosamente ha servito lo Stato e ha portato tanto &nbsp;lustro alla città di Galatina.</p>
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