SP 90 Galatone – Santa Maria al Bagno: la luce di una speranza

Dopo anni di appelli rimasti inascoltati, arriva finalmente un primo segnale concreto per la Strada Provinciale SP 90, importante arteria di collegamento tra Galatone e la marina di Santa Maria al Bagno. La Provincia di Lecce, in sinergia con l’Amministrazione Comunale di Galatone, ha completato un intervento di messa in sicurezza dell’incrocio con la statale 1001, zona particolarmente critica e ad alto rischio.

Un’azione accolta con favore dall’associazione A.C.d.V. APS, che da tempo si batte per la realizzazione di un impianto di illuminazione pubblica lungo tutta la tratta. Il miglioramento apportato rappresenta un primo passo, ma l’obiettivo, come chiarisce il presidente dell’associazione, Dr. H.C. Walter Gabellone, resta ben più ambizioso.

“Siamo soddisfatti di questo risultato, ma non possiamo fermarci qui. La completa illuminazione della SP 90 resta una priorità. Non vogliamo accontentarci di un tratto messo in sicurezza: serve una visione complessiva, serve coraggio da parte delle istituzioni.”

La SP 90 è molto più di un semplice collegamento stradale. Si tratta di una via ad altissimo flusso veicolare, soprattutto nei mesi estivi, percorsa ogni giorno da famiglie, lavoratori, turisti e giovani diretti al mare. In assenza di illuminazione, anche il tratto più breve può trasformarsi in un pericolo concreto, come purtroppo dimostra la tragica cronaca.

L’associazione ricorda infatti la drammatica notte del 10 agosto 2008, quando sette giovani persero la vita lungo quella stessa strada. Altri incidenti, sebbene meno gravi, si sono susseguiti negli anni, rendendo evidente la necessità di un intervento strutturale e risolutivo.

“Una strada illuminata è una strada più sicura” – afferma ancora il presidente Gabellone – “e la sicurezza significa vite umane salvate. Le richieste dell’associazione non nascono a caso: sono frutto di ascolto del territorio, sopralluoghi, confronto diretto con i cittadini. Le istituzioni non possono ignorare questa voce.”

La battaglia dell’associazione non è episodica. È un impegno civile continuo, alimentato dalla volontà di trasformare una strada oggi pericolosa in un modello di sicurezza e attenzione pubblica.

L’auspicio è che questo primo intervento non si fermi qui.
Che sia solo l’inizio di un progetto organico, volto alla completa illuminazione della SP 90, senza più ritardi o soluzioni parziali.

“Non permettiamo che il sacrificio di quei giovani venga dimenticato o vanificato” – conclude il presidente Gabellone – “Ascoltare i cittadini e agire di conseguenza è il compito più alto della politica. Noi continueremo a vigilare e a insistere. La sicurezza non è un favore: è un diritto.”

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