Un importante passo avanti per la medicina del territorio e per la sicurezza delle attività subacquee. Nei giorni scorsi, la sede leccese della Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee (FIPSAS) ha fatto visita al rinnovato Centro di Medicina Iperbarica del DEA “Vito Fazzi” di Lecce, recentemente tornato operativo.
La struttura, che fa capo al Dipartimento di Anestesia e Rianimazione diretto dal Dott. Giuseppe Pulito, è gestita in collaborazione con l’Università del Salento, grazie alla supervisione della Prof.ssa Luciana Mascia, ordinaria di Anestesia e Rianimazione, e coordinata dal Dott. Marcello Gorgoni, anestesista esperto in medicina iperbarica.

Il Centro rappresenta un punto di riferimento per il trattamento in emergenza di patologie gravi come l’embolia gassosa, la malattia da decompressione e l’avvelenamento da monossido di carbonio, oltre a offrire cure per condizioni croniche e complicanze post-radioterapia.
Durante la visita, Sandro Congedo, rappresentante della FIPSAS Lecce e componente del Comitato Nazionale Attività Subacquee, ha espresso entusiasmo per la riattivazione del servizio:
«Un gioiello tecnologico che può ospitare fino a sette pazienti contemporaneamente. È essenziale per la sicurezza di chi pratica il mare, soprattutto sotto la superficie. La Federazione intende avviare una collaborazione scientifica e operativa con il Centro, per creare sinergie di alto valore sociale».

Un’apertura accolta con favore anche dal Direttore Generale dell’ASL di Lecce, Avv. Stefano Rossi, che ha sottolineato:
«Il ripristino della Camera Iperbarica consegna già i primi risultati in termini di collaborazione. Continuiamo a rafforzare il sistema delle cure specialistiche, con l’impegno condiviso di professionisti altamente qualificati».
Il ritorno alla piena operatività del Centro segna non solo un risultato sanitario, ma anche una nuova opportunità di dialogo tra sanità, sport e territorio.