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<p>Ispirata alle sacre rappresentazioni della tradizione cristiana cattolica sin dal Medioevo e vivamente apprezzata nelle passate edizioni da un pubblico sempre più numeroso e partecipe, la domenica delle Palme ritorna, nella sua XV edizione, la<strong> Via Crucis Vivente </strong>che sotto la regia di <strong>Alberto D’Ambrosio </strong>l’<strong>Associazione Via Crucis Vivente Ugento</strong> porterà in scena nella splendida ambientazione di Piazza San Vincenzo. Una edizione speciale questa, che segna la ripartenza dell’evento dopo tre anni di stop forzato a causa della pandemia. Riprenderla – fanno sapere gli organizzatori – ha il sapore della rinascita, del ritorno ad una quotidianità smarrita in alcuni momenti del nostro passato recente anche se, ancora attualmente diversi scenari foschi e drammatici si presentano persino nella parte del mondo più vicina a noi.</p>
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<figure class=”wp-block-image size-large”><img src=”https://www.canalesalento.it/ugentonline/wp-content/uploads/sites/11/2023/03/via-crucis-vivente-ugento-1024×1024.jpg” alt=”” class=”wp-image-3905″/></figure>
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<p>«<em>Ci è mancata molto la Via Crucis in questi tre anni: è mancata a noi come Associazione, ai nostri concittadini, ai tanti spettatori dei paesi vicini che con la loro presenza sempre più numerosa partecipano a questo evento ormai diventato un appuntamento atteso e irrinunciabile ma finalmente, ritorniamo in scena. Il lavoro paziente, silenzioso e umile del presidente Gianluca De Marco e quello dei suoi collaboratori ce lo permette nonostante la ristrettezza dei tempi. Non è facile essere originali nel racconto di quella storia millenaria, patrimonio collettivo dell’occidente cristiano e non solo. Di essa conosciamo la trama e i protagonisti, il finale differente può essere solo il modo di presentarla salvaguardandone la sacralità e la tradizione. E proprio per questa ragione ogni anno il canovaccio viene rivisto e rinnovato nella scrittura e nelle scene con testi classici e/o contemporanei di grandi autori che la arricchiscono di nuovi spunti e nuove sfumature rendendola sintesi perfetta tra fede e tradizione, in un clima di profondo raccoglimento e partecipazione. Partecipazione che è anche il sentimento portante della narrazione teatrale di questa esperienza comunitaria che ha come interpreti attori di una sera, uomini e donne che con grande passione hanno messo da parte il loro tempo e i loro impegni personali per dare vita a questa performance teatrale, è questo il senso della nostra Via Crucis. Partecipazione, non importa se credenti o meno</em>».</p>
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<p><strong>GUARDA LA CONFERENZA STAMPA</strong></p>
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