Cinquanta Comuni del Salento hanno scelto di fare fronte comune e sottoscrivere un patto storico a sostegno della candidatura di Galatina a Capitale Italiana della Cultura 2028. La firma è avvenuta il 22 agosto, nello scenario suggestivo del Chiostro del Palazzo della Cultura di Galatina, dando vita a un’alleanza territoriale che intende trasformare la cultura in volano di sviluppo, coesione sociale e innovazione.
L’accordo sancisce la nascita del Comitato Promotore, organismo che raccoglie l’impegno condiviso di amministrazioni locali, associazioni e cittadini per costruire un modello culturale inclusivo e sostenibile, capace di dialogare con le diverse anime del Salento e di proporre al Paese una visione innovativa, saldamente radicata nell’identità storica e tradizionale del territorio.
Durante la cerimonia, i sindaci hanno sottolineato la volontà di collocare la cultura al centro delle strategie di crescita, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030. Il Patto, infatti, non rappresenta soltanto un accordo formale ma diventa luogo di partecipazione attiva, grazie a tavoli di co-progettazione e al coinvolgimento diretto delle comunità locali. Tra le prime iniziative spicca il progetto “Voci della città”, un concorso di idee che permetterà a cittadini, associazioni e gruppi organizzati di contribuire con proposte e visioni alla stesura del dossier di candidatura.
Il Comune di Galatina ha già assunto un impegno preciso: in caso di proclamazione, sarà garantita almeno un’azione culturale in ciascuno dei Comuni aderenti, insieme a un piano strategico di comunicazione e promozione pensato per valorizzare le aree interne e favorire la destagionalizzazione turistica.
«La firma di questo Patto – ha dichiarato la vice sindaca Maria Grazia Anselmi – rappresenta una scelta di comunità. Il Salento dimostra di saper unire le proprie forze intorno a un obiettivo comune, trasformando la cultura in una leva capace di generare sviluppo, coesione e futuro».
Con questa alleanza, Galatina e i 49 Comuni sottoscrittori guardano al 2028 come a un traguardo condiviso: l’opportunità di raccontare il territorio attraverso le sue storie, le sue tradizioni e la sua capacità di innovare. La cultura diventa così ponte tra i luoghi e le persone, radice e orizzonte di un Salento accogliente e creativo, pronto a proporsi come protagonista sulla scena culturale nazionale.