Ancora un altro incendio ad Ugento, questa volta nella zona industriale situata sulla Ugento-Racale. Sul posto sono al lavoro i Vigili del Fuoco. Una situazione drammatica iniziata 48 ore fa con il primo incendio, poi nella giornata di ieri diversi i roghi domati dai caschi rossi e anche quest’oggi non c’รจ tregua.
Intanto su quanto sta accadendo ad Ugento e in tutta la provincia interviene Coldiretti Puglia che ricorda che per spegnere ogni singolo ulivo divenuto torcia di fuoco sono necessari oltre 1000 litri di acqua.
<p class=”xmprfx_MsoNormal”>Vanno attivate immediatamente โ sollecita Coldiretti Puglia โ le procedure per gli svellimenti, con gli ulivi secchi sui terreni abbandonati pieni di sterpaglie che goni estate trasformano il Salento in un enorme rogo con danni irreparabili sullโambiente e sul turismo.</p>
<p class=”xmprfx_MsoNormal”>โ<em>Sono troppi gli ettari di uliveto ormai improduttivi da anni, a causa dei ritardi negli espianti e reimpianti che hanno aggravato una situazione giร critica, con la burocrazia che arreca piรน danni della Xylella. Lโabbandono era inevitabile e va invertita la rotta senza perdere altro tempo</em>โ, aggiunge <strong>Pietro Piccioni</strong> delegato confederale di Lecce.</p>
<p class=”xmprfx_MsoNormal”>Secondo il report 2021 dei Vigili del Fuoco, sono stati quasi 25mila gli incendi in Puglia, con 6.221 interventi solo in provincia di Lecce, dove oltre ai VVFF โ aggiunge Coldiretti Puglia interviene anche la Protezione Civile, quindi รจ immaginabile che gli episodi salgano ad oltre il doppio.</p>
<p class=”xmprfx_MsoNormal”>Una strage che si ripete ogni anno lasciando โ sottolinea la Coldiretti Puglia โ paesaggi lunari in Salento dove le fiamme si moltiplicano riducendo gli ulivi colpiti dallโinfezione in torce gigantesche, anche a causa dellโabbandono forzato in cui versano campi pieni di sterpaglie e infestanti, dove vanno a fuoco anche i tubi degli impianti di irrigazione e i cumuli di immondizia, creando delle nubi tossiche di fumo che avvolgono anche i centri abitati.</p>
<p class=”xmprfx_MsoNormal”>Ai danni incalcolabili allโagricoltura si sommano quelli dโimmagine con gravi ripercussioni anche sul turismo โ denuncia Coldiretti Puglia – in un territorio come il Salento ricco di luoghi di straordinaria bellezza che hanno attirato negli anni un numero crescente di vacanzieri italiani e stranieri per ammirare le bellezze naturali.</p>
<p class=”xmprfx_MsoNormal”>Gli agricoltori โ conclude la Coldiretti โ chiedono interventi decisi per espiantare, reimpiantare e far rinascere le aree colpite, dopo anni di annunci, promesse, rimpalli di responsabilitร e la mancanza di impegni concreti per la ricostituzione del patrimonio olivicolo distrutto, mentre non sanno come comportarsi per realizzare nuovi impianti resistenti e tornare a lavorare e produrre per sottrarre le campagne allโabbandono.</p>
<p class=”xmprfx_MsoNormal”>I ritardi nellโautorizzazione degli espianti degli ulivi secchi colpiti dalla Xylella in Salento, a rischio desertificazione e incendi, perchรฉ dopo 9 anni la provincia di Lecce continua a morire di burocrazia, impone lโautorizzazione regionale che consenta di eliminare gli ulivi secchi, senza aspettare lโesito delle istruttorie delle domande dellโarticolo 6, con lโinaccettabile paralisi amministrativa che sta facendo slittare di un altro anno la rigenerazione del territorio salentino, dopo che la Xylella ha fatto seccare 21 milioni di ulivi, provocando effetti piรน disastrosi di un terremoto con ripercussioni drammatiche di natura produttiva, ambientale, economica, lavorativa.</p>
<p class=”xmprfx_MsoNormal”>Gli agricoltori chiedono di espiantare gli impianti olivicoli danneggiati,ย e non piรน produttivi e di eseguire le operazioni colturali utili al reimpianto, perchรฉ gli strumenti per la verifica del numero di pianteย di olivo danneggiate da eliminare e da ripiantare sono giร in possesso della pubblica amministrazione, come le ortofoto 2019, il catasto olivicolo e le banche dati Agea.</p>
<p class=”xmprfx_MsoNormal”>La Coldiretti ha elaborato un decalogo per combattere gli incendi. La prima regola per non causare l’insorgenza di un incendio รจ quella – afferma la Coldiretti Puglia – di evitare di accendere fuochi non solo nelle aree boscate, ma anche in quelle coltivate o nelle vicinanze di esse, mentre nelle aree attrezzate, dove รจ consentito, occorre controllare costantemente la fiamma e verificare prima di andare via che il fuoco sia spento. Soprattutto nelle campagne – precisa la Coldiretti – non gettare mai mozziconi o fiammiferi accesi dall’automobile e nel momento in cui si รจ scelto il posto dove fermarsi verificare che la marmitta della vettura non sia a contatto con erba secca che potrebbe incendiarsi. Inoltre – continua la Coldiretti Puglia – non abbandonare mai rifiuti o immondizie nelle zone di campagna o boscate o in loro prossimitร e in particolare, evitare la dispersione nell’ambiente di contenitori sotto pressione (bombolette di gas, deodoranti, vernici, ecc.) che con le elevate temperature potrebbero esplodere o incendiarsi facilmente. Nel caso in cui venga avvistato un incendio – consiglia la Coldiretti regionale – non prendere iniziative autonome, ma occorre mantenersi sempre a favore di vento evitando di farsi accerchiare dalle fiamme per informare tempestivamente le autoritร responsabili con i numeri di emergenza disponibili. Dal momento che – conclude la Coldiretti Puglia – un elevato numero degli incendi รจ opera di piromani o di criminali interessati alla distruzione dei boschi, occorre collaborare con le autoritร responsabili per fermare comportamenti sospetti o dolosi favoriti dallo stato di abbandono di campi e boschi.</p>