Festa nella Cattedrale di Ugento per i 100 anni delle Suore Vincenziane ad Ugento.
Le celebrazioni commemorative sarebbero dovute iniziare nel dicembre dello scorso anno, ma a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia sono state rimandate di un anno.
Come ha sottolineato la Madre Superiora, Suor Maria Antonietta, sono diverse le generazioni del popolo ugentino che ricordano con affetto la figura delle suore che nell’infanzia hanno segnato positivamente quel periodo puro, bello, della loro vita.
“Molti hanno beneficiato del servizio umile, discreto e silenzioso di tante consorelle che si sono succedute nel corso degli anni. Ricordiamo la formazione delle ragazze al laboratorio, l’educazione dei bimbi della scuola materna (che ebbe inizio nel gennaio di 100 anni fa), la visita ai carcerati e alle persone sole, malate e in difficoltà, affiancate dal volontariato Vincenziano; la formazione mariana e alla vita di fede delle Figlie di Maria. Di grande beneficio umano e spirituale è stata l’accoglienza (già dal 1937) delle persone anziane assistite nella nostra casa, servizio a cui abbiamo dovuto rinunciare per mancanza di suore disponibili ad assicurare una cura adeguata. L’ultima e proficua istituzione, già nel suo decennio di attività, – ha detto suor Maria Antonietta – è il “Club della Gioia”, associazione di persone anziane e non, che accanto alla formazione cristiana promuove e organizza momenti ricreativi, di animazione di eventi festosi e di fraterna convivialità”.
Suor Maria Antonietta ha continuato: “Nonostante i limiti della natura umana e anche quelli imposti dalla salute malferma, le suore hanno cercato sempre e fino ad oggi di incarnare il carisma dei Fondatori San Vincenzo De’ Paoli e Santa Luisa De Marillac: servire Gesù Cristo corporalmente e spiritualmente nel fratello e nella sorella che si trovano in qualsiasi genere di bisogno fisico, morale e spirituale”.
Il Vescovo della Diocesi, mons. Vito Angiuli, durante la sua omelia ha ringraziato le suore Vincenziane per il servizio offerto in questi anni per la comunità di Ugento specificando che non è la quantità che conta ma la modalità con cui si esprime la fede. “Continuate la vostra missione, la vostra presenza è motivo di gioia per tutti quanti noi. È una gioia bella perchè non è solo umana per tutto ciò che avete fatto, è la gioia di Dio che voi dovete assaporare. Dio stesso è la gioia. La gioia cristiana non è solo quella umana, la cosa più bella è sperimentare la gioia di Dio, anzi, la gioia che è Dio. Guardo il vostro volto e vedo che, nonostante gli anni che passano, voi siete persone gioiose, felici. Continuate ad avvertire dentro di voi Dio e a testimoniare fuori di voi la gioia che è Dio”.
“Intere generazioni – ha ricordato il Sindaco Salvatore Chiga – sono state educate ed accudite, spesso in sostituzione di famiglie ed istituzioni, contribuendo, in tal modo, allo sviluppo di una cittadinanza responsabile. L’impegno non ha mai registrato momenti di sosta e la duttile predisposizione organizzativa si è rivelata, ancora una volta, più che mai attuale e necessaria in un momento storico dove gli effetti della pandemia hanno acuito i disagi di tante famiglie, anziani, giovani e bambini”.
A ricordo dell’odierno indimenticabile evento, l’amministrazione comunale ha voluto rendere omaggio alle Figlie della Carità di Ugento, comunità composta attualmente da cinque suore, con una pergamena consegnata alla Madre Superiora dalla Presidente del Consiglio Comunale, Maria Venere Grasso.