Era accusato di maltrattare l’ex compagna con continui atti di vessazione ed umiliazione e di picchiarla anche davanti al figlio, ma il Gip del Tribunale di Lecce Maria Francesca Mariano lo ha assolto “perché il fatto non sussiste”, a conclusione del processo col rito abbreviato.
I fatti risalgono al gennaio 2022. L’uomo, un 27enne di Casarano ma residente a Ruffano, conviveva ormai da anni con la sua compagna, una 26enne di origini ungheresi. La loro situazione sentimentale sembrava essersi conclusa: la donna, infatti, si era unita da poco con un altro uomo, che molto spesso veniva a trovarla a casa.
Questa situazione e la fine della relazione, però, non sembrava essere stata accettata dal convivente, secondo quanto riferito dalla donna ai Carabinieri. Dopo un suo tentativo di porre fine alla loro storia, infatti, l’imputato l’avrebbe aggredita tirandole i capelli e minacciandola di buttarla nell’acido. I comportamenti violenti di quest’ultimo, avrebbe specificato poi l’ex compagna, sarebbero iniziati durante la gravidanza e, dopo la nascita del figlio, anche alla presenza di quest’ultimo. Alla donna sembrerebbe essere stato impedito, inoltre, di recarsi in ospedale o da un medico per timore fosse refertata.
Dopo l’ennesima lite, avvenuta nuovamente alla presenza del nuovo compagno della donna, quest’ultima ha deciso di sporgere denuncia contro l’ex, trasferendosi definitivamente nella casa del primo.
Il gip Maria Francesca Mariano, notando “numerose discrepanze” nel racconto della 26enne, quali “l’assoluta genericità” nel racconto delle violenze e la relazione extraconiugale con il nuovo compagno, lo scorso 3 maggio, ha assolto l’imputato perché “il fatto non sussiste”.
Il 27enne è difeso dagli avvocati Ada Alibrando e Valeria Carolì, mentre l’ex compagna dal collega Walter Gravante.