Consorzi di Bonifica, cresce l’adesione alla proposta di legge popolare

18 Giu , 2025 - Nociglia

Consorzi di Bonifica, cresce l’adesione alla proposta di legge popolare

Prosegue con forza e partecipazione la mobilitazione per la proposta di legge di iniziativa popolare che punta a riformare radicalmente il sistema dei Consorzi di Bonifica. Dopo la presentazione ufficiale alla Corte di Cassazione, numerosi Comuni della Puglia e di altre regioni italiane hanno già espresso la loro adesione, sostenendo un’iniziativa che vuole dare voce alle istanze di cittadini e agricoltori da anni penalizzati da una gestione ritenuta opaca e inefficace.

La proposta, redatta dall’avvocato Maurizio Villani e promossa dal Comitato “Voce Comune per una legge sui Consorzi di Bonifica”, è presieduta dalla sindaca di Lecce, Adriana Poli Bortone, mentre il ruolo di coordinatrice e vicepresidente è affidato a Luana Nutricato, che ha curato i rapporti con i Comuni e seguito il percorso istituzionale della proposta.

“Questa legge non nasce nei palazzi, ma nei campi, nei municipi, nelle case di chi da anni riceve cartelle di pagamento sproporzionate e prive di fondamento. È una battaglia di giustizia costruita con e per i cittadini”, ha dichiarato Luana Nutricato.

Il prossimo appuntamento pubblico è fissato per giovedì 19 giugno a Nociglia, dove si terrà un incontro informativo rivolto alla cittadinanza, alle associazioni di categoria e agli amministratori locali.

Una risposta a un vuoto istituzionale

La proposta non intende sostituirsi al ruolo della Regione, ma punta a colmare un vuoto lasciato per troppo tempo: la mancanza di controllo sulla legittimità delle cartelle emesse dai Consorzi di Bonifica e sull’effettivo beneficio dei servizi richiesti ai contribuenti.

Tra i punti chiave della riforma:

  • Introduzione dei ricorsi collettivi e cumulativi, per facilitare l’accesso alla giustizia e ridurre i costi per i cittadini;
  • Sospensione automatica delle cartelle impugnate in primo grado;
  • Maggiore tutela del diritto alla difesa dei contribuenti;
  • Obbligo per i Consorzi di dimostrare concretamente il beneficio fondiario che giustifica i tributi richiesti.

Una mobilitazione che si allarga

Quella per la riforma dei Consorzi di Bonifica è una battaglia civile che parte dal basso, alimentata dal malcontento diffuso ma anche da una volontà concreta di cambiare le regole, garantendo maggiore equità e trasparenza.

“Non vogliamo cancellare il passato, ma impedire che si continui a fare cassa sulle spalle di chi non ha ricevuto alcun servizio. La politica ha il dovere di ascoltare e agire, ma intanto siamo i cittadini ad aver preso in mano la situazione”, ha concluso Nutricato.

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