Si spaccia per stregone e tormenta la ex: condannato 37enne di Casarano

24 Gen , 2024 - Taurisano

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<p>È stato condannato a quattro anni di reclusione il 37enne originario di Casarano, che avrebbe stalkerizzato la sua ex, una 23enne di Taurisano, mettendo in atto comportamenti minacciosi e violenti, tali da far cambiare alla donna le sue abitudini di vita e procurandole un continuo stato di ansia.</p>
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<p>La sentenza è stata emessa nella mattinata di mercoledì dalla GUP Maria Francesca Mariano, al termine del processo celebratosi con rito abbreviato, durante il quale la PM Donata Buffelli aveva chiesto un anno e mezzo di reclusione.</p>
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<p>La giudice, inoltre, ha disposto il risarcimento in separata sede in favore della persona offesa che si era costituita parte civile, con gli avvocati Ada Alibrando e Salvatore Ponzo.</p>
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<p>Il comportamento morboso dell’uomo, difeso dall’avvocato Attilio De Marco, avrebbe avuto inizio durante la relazione sentimentale tra i due. Già in questo periodo il trentasettenne avrebbe posto in essere un’escalation inarrestabile di vessazioni, violazioni continue e costanti della privacy della donna.</p>
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<p>Proprio a causa di questo attaccamento continuo, che lo avrebbe portato a controllarla in modo soffocante, impedendole persino di vedere le amiche, a telefonare ed inviare messaggi minatori alimentati dal costante sospetto che lei uscisse con altri ragazzi, la ventitreenne avrebbe deciso di mettere fine alla loro relazione.</p>
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<p>Scelta non condivisa dal trentasettenne, il quale avrebbe aumentato la gravità della sua condotta, aggiungendo continue denigrazioni, diffamazioni, umiliazioni gratuite e minacce a danni della sua ex.</p>
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<p>“Ti sei vista con un altro […] ora vedi cosa ti combino”&nbsp;le avrebbe scritto in un messaggio del 31 gennaio 2022, colorando il testo con epiteti molto sgradevoli.</p>
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<p>Per nulla persuaso a desistere dal perseguitare la ventitreenne, nonostante la sua utenza telefonica fosse stata bloccata dalla donna, avrebbe cercato di contattarla attraverso il telefono della madre e magari fissare un appuntamento.</p>
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<p>La sua condotta, poi, avrebbe raggiunto un livello preoccupante il 17 febbraio 2022. Usando un’utenza straniera, per la precisione del Benin (stato dell’Africa occidentale, il cui prefisso è +229) il trentasettenne si sarebbe spacciato per uno stregone o qualcosa del genere.</p>
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<p>Nel messaggio le avrebbe scritto di essere stato incaricato di ammazzarla, ma di essere contrario perché i sui “geni” gli avrebbero rivelato la sua innocenza. Affermando che colui che aveva dato l’ordine fosse una persona vicina a lei, le avrebbe detto che era stato fatto un rituale per provocare la sua morte e che per conoscere la verità doveva essere annullato. Al messaggio sarebbero state allegate anche fotografie della ragazza e immagini più inquietanti di un paio di coltelli rivolti verso il suo volto.</p>
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