La storia infinita di un allaccio all’AQP

18 Gen , 2024 - Cronaca,Galatina

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<p>Sicuramente l’acquisto di un a casa rappresenta una delle spese più importanti per&nbsp;una famiglia. Il sig. Giuseppe non immaginava&nbsp;minimamente, però,&nbsp;che l’aspetto più&nbsp;diffusile&nbsp;riguardasse l’allaccio alla rete idrica, che&nbsp;gli&nbsp;sta facendo&nbsp;letteralmente&nbsp;sudare sette camicie.&nbsp;</p>
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<p>La storia inizia il 2 novembre scorso quando&nbsp;Giuseppe inviava una&nbsp;prima&nbsp;PEC&nbsp;ad AQP&nbsp;richiedendo lo sdoppiamento del contatore e l’attivazione di una&nbsp;nuova utenza di&nbsp;servizio&nbsp;idrico.&nbsp;Abbinata alla email vi erano quattro allegati compilati con le informazioni richieste.&nbsp;</p>
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<p>Dopo due settimane la risposta di AQP, che il 15 novembre u.s. fornisce le istruzioni esatte per la richiesta senza allegare alcun modulo.&nbsp;</p>
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<p>Senza perdersi di coraggio, Giuseppe inoltra il 29&nbsp;novembre una nuova&nbsp;pec, attenendosi alle comunicazioni ricevute, recuperando gli allegati ed inviando la seconda&nbsp;richiesta, con ben cinque allegati.&nbsp;</p>
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<p>Puntualmente dopo 15 giorni arriva la risposta dell’ente che comunica il non accoglimento della domanda, invia nuove istruzioni ed invita a produrre ben quattro&nbsp;dichiarazioni mediante la compilazione di due moduli allegati.&nbsp;</p>
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<p>Decorsi altri 14 giorni, il 28 dicembre il sig. Giuseppe senza demordere inoltra per la terza volta la richiesta, allegando ben 8 allegati, attenendosi alla procedura evidenziata nell’ultima corrispondenza.&nbsp;</p>
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<p>Con l’inizio del nuovo anno AQP, il 3 gennaio, conferma l’impossibilità&nbsp;di prendere in carico la&nbsp;lavorazione&nbsp;in quanto&nbsp;la mail risultava&nbsp;priva del modulo di rischista, quello stesso modulo che era stato già inviato dal sig. Giuseppe. Questa volta, forse per cercare di addivenire ad una soluzione, l’ente chiede di produrre&nbsp;su&nbsp;un&nbsp;file word&nbsp;precompilato&nbsp;l’ennesima richiesta assieme a tutta la documentazione allegata.&nbsp;</p>
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<p>Lunedì scorso il sig. Giuseppe non ce la fa più e così decide di inviare una&nbsp;pec&nbsp;con la quarta richiesta di attivazione del servizio, inserendo tutte le autorizzazioni, le due richieste effettuate due moduli diversi e ben 9 allegati. A questa, inoltra una successiva&nbsp;pec&nbsp;lamentandosi per la confusione&nbsp;delle informazioni e le indicazioni contrastanti ricevute.&nbsp;</p>
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<p>«Si tratta di una situazione paradossale – conferma un non poco risentito sig. Giuseppe – in quanto per ognuna delle email inviate c’è sempre stato un contatto con l’assistenza clienti, per avere chiarimenti sulla compilazione della domanda e sulla modulistica da allegare.&nbsp;Inutile&nbsp;dire che le risposte ricevute erano incerte, frammentarie».&nbsp;</p>
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<p>Ora al sig. Giuseppe ed alla sua famiglia non resta che sperare che la pratica si possa risolvere, ma il pensiero va a quanti non hanno la capacità e la pazienza di stare dietro ad una macchina amministrativa che, sul suo sito, dichiara di consentire di “accedere sempre ai servizi mediante un clic”. </p>
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<p class=”has-text-align-right”>Antonio Torretti</p>
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