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<p>L’abete che durante le <strong>festività </strong>ed il<strong> periodo natalizio</strong> ha abbellito <strong>Piazza Castello</strong> è stato <strong>piantumato </strong>presso l’<strong>area verde della Circolare Giotto </strong>di <strong>Taurisano.</strong></p>
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<p>L’albero, proveniente dal <strong>Trentino Alto-Adige</strong> e alto <strong>ben 9 metri</strong>, era stato acquistato nei primi giorni di dicembre dall’Amministrazione comunale per un totale di<strong> 2.750 euro</strong>.</p>
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<p>Nel tardo pomeriggio di <strong>Martedì 17 Gennaio 2023</strong> si è provveduto alla <strong>rimozione </strong>dell’albero da Piazza Castello, dove era stato sistemato sino a quel momento, ed al suo <strong>trasferimento e piantumazione</strong> presso l’area scelta.</p>
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<p>L’Amministrazione taurisanese ha, quindi, tenuto fede a quanto aveva promesso e messo su carta, come si legge nella <strong>determina n.</strong> <strong>709 – Registro Generale del 01/12/2022</strong>:<em> “si ritiene opportuno procedere alla fornitura dello stesso, con l’intento di piantumare successivamente l’albero all’interno di una zona verde del territorio comunale”.</em></p>
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Ci sono due motivi che mi vedono contrario alla piantumazione dell’abete natalizio nella cosiddetta Circolare di Giotto, ultimo residuo dell’antico bosco che da bambino ho avuto la fortuna di vedere, ma anche la sfortuna di assistere all’espianto. Il primo è che l’abete non è una pianta autoctona, che non può vivere nel nostro territorio, perché cresce dai 500 ai 2000 metri, ovvero in terreni molto drenati, non siccitosi, in ambienti molto piovosi. In secondo luogo, proprio perché la Circolare di Giotto è un residuo storico dell’antico bosco, non può essere trasformata in bosco alpino, ma deve continuare ad essere coltivata a querce autoctone.