Taurisano, giovedì 14 settembre il rito d’immissione canonica di don Gionatan De Marco

6 Set , 2023 - Taurisano

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<p>Giovedì 14 settembre 2023, alle ore 19, don Gionatan De Marco sarà ufficialmente immesso come parroco della parrocchia “Trasfigurazione di N.S.G.C.” di Taurisano. Il presbitero è stato nominato nuovo pastore della più antica comunità taurisanese lo scorso 12 agosto. </p>
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<p>Il rito d’ingresso del nuovo parroco avverrà nel corso della Celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo della Diocesi di Ugento – S. Maria di Leuca mons. Vito Angiuli, che si svolgerà presso la Chiesa Matrice.</p>
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<p>Oltre a don Gionatan ed al vicario don Andrea D’Oria, la Santa Messa sarà concelebrata da tutti i parroci e vicari delle comunità taurisanesi, e da alcuni rappresentanti del clero diocesano. </p>
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<p>La celebrazione di giovedì 14 settembre è un momento altamente simbolico per la vita della comunità parrocchiale: sono da sottolineare alcuni elementi importanti. In particolare, è fondamentale ricordare che, durante il rito di immissione canonica, il nuovo parroco rinnova le promesse compiute il giorno della sua ordinazione sacerdotale. </p>
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<p>Il Vescovo lo interroga circa la sua volontà di <em>“cooperare fedelmente e in obbedienza con l’Ordine dei Vescovi, nel servizio del popolo di Dio, sotto la guida dello Spirito Santo, di celebrare con devozione e fedeltà i misteri di Cristo a lode di Dio per la santificazione del popolo a lui affidato”. </em></p>
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<p>La risposta affermativa da parte del nuovo parroco ad ogni interrogazione sottolinea la volontà di unirsi a <em>“Cristo, maestro e pastore delle anime, allo Spirito Santo, artefice di comunione nella carità”</em> – come scrive il Rituale Romano. </p>
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<p>Affinché il nuovo pastore e la comunità cui è stato inviato possano cooperare insieme, andando incontro a Cristo, bisogna che ci sia l’assistenza dello Spirito Santo. Per questo nel rito è prevista l’invocazione dello Spirito sul presbitero e la comunità. Dopo la preghiera di benedizione del nuovo Parroco recitata dal Vescovo, il parroco bacia l’altare rinnovando il suo sì a Cristo che nell’altare è significato, lo incensa insieme al popolo di Dio, riconoscendolo Corpo di Cristo e Tempio dello Spirito Santo. </p>
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<p>Mediante l’aspersione con l’acqua benedetta del popolo di Dio e di se stesso, l’incensazione dell’altare, della croce etc., il presbitero indica e fa memoria dell’itinerario che la comunità cristiana compie in quanto tale: il popolo della Nuova Alleanza infatti rinasce alla vita nuova come figlio di Dio mediante il battesimo, e si rinnova continuamente mediante il sacrificio eucaristico. </p>
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<p>Un altro momento importante è la solenne professione di fede che il nuovo parroco emette di fronte al vescovo e alla comunità parrocchiale, dichiarando di credere e professare tutte le verità che sono contenute nel Simbolo della fede. Il rito di immissione si conclude con la presa di possesso della cattedra da parte del nuovo parroco.</p>
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