Alga tossica in alcune località pugliesi, Ugento esclusa

<!– wp:paragraph –>
<p>Rilevate in alcune località pugliesi delle concentrazioni “molto abbondanti” di “Ostreopsis ovata”, meglio nota come “Alga Tossica”. </p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Arpa Puglia, lo scorso 6 luglio, ha effettuato dei monitoraggio in cui è stata rilevata la microalga potenzialmente pericolosa in quantità “molto abbondanti” a Fasano (Br) e Porto Badisco (Le), e in alcuni dei tratti interessati è stata emessa l’ordinanza di banleazione. In maniera “abbondante”, invece, a Bari, in quantità “Modesta” a Bisceglie, “Scarsa” a Giovinazzo (Bari), Apani (Br), Torre Columena (Ta) e Leporano (Ta). Assente nelle zone di Vieste e Mattinata (Fg), Molfetta (Ba), Mola Di Bari, Monopoli (Ba), San Cataldo (Le), <strong>Ugento </strong>(Le).</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:image {“id”:4519,”sizeSlug”:”full”,”linkDestination”:”none”} –>
<figure class=”wp-block-image size-full”><img src=”https://www.canalesalento.it/ugentonline/wp-content/uploads/sites/11/2023/07/report-2.jpg” alt=”” class=”wp-image-4519″/></figure>
<!– /wp:image –>

<!– wp:paragraph –>
<p><strong>Com’è arrivata sulle coste pugliesi e come si è adattata</strong></p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Probabilmente introdotta accidentalmente in Mediterraneo per mezzo delle acque di zavorra delle navi, le&nbsp;prime segnalazioni lungo le coste pugliesi si sono verificate a partire dall’anno 2000/2001.<br>La popolazione si sviluppa abbondantemente durante i mesi estivi.<br>I fattori ambientali che facilitano la proliferazione sono: alte temperature, alta pressione atmosferica, condizioni di irraggiamento favorevoli, mare calmo per un periodo di tempo superiore a 10-15 giorni.</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p><strong>Potenziali effetti sull’ambiente e sulla salute pubblica</strong></p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Nella specie è stata individuata una tossina (Palitossina simile);&nbsp;si sono verificate morie e/o sofferenze di organismi marini (stelle di mare, ricci, granchi, molluschi cefalopodi, ecc.) in concomitanza di elevate concentrazioni di&nbsp;<em>Ostreopsis</em>&nbsp;nelle acque e sui fondali.<br>Inoltre si sono riscontrati casi di malessere transitorio nei bagnanti (riniti, faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti, congiuntiviti) in concomitanza di elevate concentrazioni di&nbsp;<em>Ostreopsis</em>&nbsp;nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo mareggiate (le mareggiate favoriscono la formazione di aerosol marino, che&nbsp; può diffondere la tossina nell’aria).</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p><strong>Come evitare gli eventuali effetti dannosi di&nbsp;<em>Ostreopsis</em></strong></p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:list –>
<ul><!– wp:list-item –>
<li>nel caso di certificata fioritura di&nbsp;<em>Ostreopsis</em>, evitare lo stazionamento lungo le coste rocciose durante le mareggiate;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>nel caso di certificata fioritura di&nbsp;<em>Ostreopsis</em>, limitare il consumo a scopo alimentare di organismi quali, ad esempio, i ricci di mare. Infatti i ricci, a causa della loro eco-biologia (brucano sulle alghe) potrebbero potenzialmente accumulare la tossina</li>
<!– /wp:list-item –></ul>
<!– /wp:list –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Monitoraggio&nbsp;<em>Ostreopsis</em></p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>ARPA Puglia ha attivo il monitoraggio&nbsp;<em>Ostreopsis</em>&nbsp;per la stagione estiva, allo scopo di verificare, in alcuni tratti costieri destinati alla balneazione, la presenza quali-quantitativa della citata microalga, potenzialmente tossica.<br>L’Agenzia controlla costantemente da giugno a settembre – con frequenza quindicinale (aumentata nel caso di fioritura conclamata) – n°&nbsp;20 siti, distribuiti sull’intero territorio regionale e rappresentativi della tipologia costiera potenzialmente interessata dalla presenza della specie.</p>
<!– /wp:paragraph –>