Interpellanza sul forno crematorio. Le dichiarazioni integrali di Esposito e Chiga

27 Mar , 2023 - Politica,Ultime da Ugento

Interpellanza sul forno crematorio. Le dichiarazioni integrali di Esposito e Chiga

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<p>Pubblichiamo integralmente l’interpellanza presentata dal gruppo consiliare <strong>Uniti verso il futuro </strong>(<a href=”https://www.canalesalento.it/ugentonline/wp-content/uploads/sites/11/2023/03/Interpellanza-Uniti-Verso-il-Futuro.pdf”>clicca qui per scaricare il pdf</a>) e la risposta data nell’ultimo consiglio comunale dal sindaco <strong>Salvatore Chiga</strong> (<a href=”https://www.canalesalento.it/ugentonline/wp-content/uploads/sites/11/2023/03/Interpellanza-risposta-sindaco.pdf”>clicca qui per scaricare il pdf</a>)</p>
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<!– wp:image {“align”:”center”,”id”:3920,”sizeSlug”:”full”,”linkDestination”:”none”} –>
<figure class=”wp-block-image aligncenter size-full”><img src=”https://www.canalesalento.it/ugentonline/wp-content/uploads/sites/11/2023/03/tiziano-esposito.jpg” alt=”” class=”wp-image-3920″/></figure>
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<p><strong>Oggetto: <u>INTERPELLANZA URGENTE</u> AI SENSI DELL’ARTICOLO 25 DEL REGOLAMENTO SUL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE: <em>PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E SUCCESSIVA GESTIONE DI UN IMPIANTO DI CREMAZIONE DA REALIZZARE PRESSO IL CIMITERO DI UGENTO</em>.</strong></p>
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<p class=”has-text-align-center”><strong>Premesso che:</strong></p>
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<ul><!– wp:list-item –>
<li>con Delibera della Provincia di Lecce n. 47 del 01.06.2022 avente ad oggetto “<em>Individuazione dei Comuni afferenti alle 3 aree di suddivisione del territorio provinciale ai fini della localizzazione dei forni crematori</em>”, l’area cimiteriale del Comune di Ugento è stata individuata quale luogo idoneo (Area sud) per la localizzazione di un forno crematorio;</li>
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<li>la suddetta Delibera rappresenta l’atto conclusivo di un avviso pubblico avviato dalla stessa Provincia</li>
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<p>per l’individuazione di luoghi idonei nei comuni salentini ove realizzare strutture crematorie.</p>
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<ul><!– wp:list-item –>
<li>L’Amministrazione Provinciale ha stabilito che i Comuni che avanzavano la propria candidatura</li>
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<p>dovevano possedere i seguenti requisiti:</p>
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<p>“<em>1. localizzazione del forno crematorio in posizione collegata ai Comuni dell’area di riferimento da</em></p>
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<p><em>una rete stradale agevole e di facile scorrimento;</em></p>
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<ul><!– wp:list-item –>
<li><em>localizzazione all’interno del cimitero comunale;</em><!– wp:list –>
<ul><!– wp:list-item –>
<li><em>localizzazione in un’area preferibilmente non gravata dai camini di emissione di altre attività di</em></li>
<!– /wp:list-item –></ul>
<!– /wp:list –></li>
<!– /wp:list-item –></ul>
<!– /wp:list –>

<!– wp:paragraph –>
<p><em>rilievo;</em></p>
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<!– wp:list –>
<ul><!– wp:list-item –>
<li><em>localizzazione presso un Comune dotato di una struttura tecnico-amministrativa in condizione di assicurare una costante assidua attività di controllo sulla gestione del forno crematorio, andandosi</em></li>
<!– /wp:list-item –></ul>
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<!– wp:paragraph –>
<p><em>ad affiancare ai controlli di competenza di ARPA e Provincia (mediante gli agenti della Polizia Locale, ed i funzionari dell’ufficio Tecnico Comunale, ecc.)</em>”.</p>
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<ul><!– wp:list-item –>
<li>Il Comune di Ugento, con nota prot. n. 713 del 11/01/2022, ha manifestato l’interesse ad ospitare e realizzare un forno crematorio presso il locale cimitero ubicato sulla Strada Provinciale n° 350 Ugento- Acquarica del Capo.</li>
<!– /wp:list-item –></ul>
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<!– wp:paragraph {“align”:”center”} –>
<p class=”has-text-align-center”><strong>Considerato che:</strong></p>
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<p>- L’Amministrazione Comunale, nell’ambito della citata manifestazione di interesse, ha dichiarato di poter contare su una “<em>struttura tecnico-organizzativa di controllo messa a servizio del progetto proposto, così strutturata:</em></p>
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<!– wp:list {“ordered”:true,”type”:”1″} –>
<ol type=”1″><!– wp:list-item –>
<li><em>Responsabile unico del Procedimento (RUP) del Servizio Ambiente: Ingegnere Marco Pisanello del Settore Urbanistica, Ambiente e SUAP del Comune di Ugento;</em></li>
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<li><em>Direttore esecutivo del contratto (DEC): individuato dall’amministrazione comunale che fornirà indicazioni e disposizioni di servizio al gestore dell’impianto;</em></li>
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<!– wp:list-item –>
<li><em>Servizio di Polizia rurale e Ambientale: n. 2 ispettori a supporto delle autorità di controllo quali ARPA, Provincia, ASL, etc., nelle attività di monitoraggio ambientale e prevenzione dell’inquinamento</em>”.</li>
<!– /wp:list-item –></ol>
<!– /wp:list –>

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<ul><!– wp:list-item –>
<li>Lo stesso Comune si <strong>è impegnato ad individuare un gestore dell’impianto che sia in grado di</strong>:</li>
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<li><strong>Redigere un rapportino giornaliero </strong>di verifiche impiantistiche, manutenzioni effettuate,</li>
<!– /wp:list-item –></ul>
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<!– wp:paragraph –>
<p>eventuali malfunzionamenti, ecc….</p>
<!– /wp:paragraph –>

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<ul><!– wp:list-item –>
<li><strong>Redigere un rapporto settimanale </strong>di avanzamento delle attività, dei controlli effettuati, programmazione delle attività per la settimana successiva, sulla verifica dell’attuazione del piano di monitoraggio ambientale…con particolare riferimento a…operazioni di manutenzione degli impianti di aspirazione e trattamento…ecc.</li>
<!– /wp:list-item –>

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<li><strong>Redigere un rapporto mensile </strong>in ordine alla gestione dei rifiuti con copia registro rifiuti…ecc.</li>
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<!– wp:list-item –>
<li>Partecipare ai <strong>verbali di campionamento </strong>da effettuarsi alla presenza dei DEC e dei componenti del servizio di polizia rurale e ambientale e dei laboratori e/o enti di controllo incaricati.</li>
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<li>Trasmettere all’ ufficio Ambiente ed al Servizio di Polizia Rurale e Ambientale del Comune di Ugento, nonché agli organi di vigilanza e controllo quali ARPA, ASL, Provincia, <strong>una relazione sull’attività svolta </strong>nell’anno precedente</li>
<!– /wp:list-item –></ul>
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<p>-&nbsp;&nbsp; &nbsp;Inoltre, l’Amministrazione si è, altresì, impegnata a “<em>favorire l’attuazione dei seguenti adempimenti:</em></p>
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<!– wp:list {“ordered”:true,”type”:”1″} –>
<ol type=”1″><!– wp:list-item –>
<li><em>sarà richiesto all’azienda fornitrice dell’impianto di cremazione una <strong>puntuale procedura di manutenzione preventiva </strong>ordinaria e straordinaria finalizzata ad ottimizzare il funzionamento <strong>degli analizzatori di gas di cui gli organi di vigilanza </strong>ne terranno conto durante i vari controlli effettuati;</em></li>
<!– /wp:list-item –>

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<li><em>l’istallazione delle <strong>migliori tecnologie disponibili per la riduzione delle emissioni</strong>, in particolare di <strong>diossine e mercurio</strong>;</em></li>
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<!– wp:list-item –>
<li><em>l’effettuazione di <strong>un accurato studio diffusionale di ricaduta delle emissioni</strong>, per verificare l’estensione delle aree maggiormente interessate;</em></li>
<!– /wp:list-item –>

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<li><strong><em>la ricerca di diossine e mercurio in campioni di terreno e vegetali nell’area individuata per la realizzazione, prima della entrata in esercizio del forno crematorio</em></strong><em>. Questa indagine ha lo scopo di verificare, con successivi controlli periodici, eventuali deposizioni significative di inquinanti e, in tal caso, sospendere sia l’attività crematoria, che, a scopo precauzionale fino ad</em></li>
<!– /wp:list-item –></ol>
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<p><em>5.</em></p>
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<p><em>analisi del prodotto, il consumo della eventuale presenza di vegetali coltivati nelle zone</em></p>
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<!– wp:paragraph –>
<p><em>limitrofe all’installazione;</em></p>
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<!– wp:paragraph –>
<p>6. <em>il <strong>controllo periodico ai punti di emissione (camino/i), </strong>dei più importanti inquinanti emessi, cioè quelli risultanti dai processi di combustione; quindi il particolato, il <strong>monossido di carbonio (CO), gli ossidi di azoto (NOX) e zolfo (SOX), i gas acidi (HCl, HF), le diossine (PCDD), i furani (PCDF) e gli IPA. </strong>Possono essere presenti, inoltre, emissioni di mercurio derivanti dall’amalgama presente, soprattutto in passato, nelle otturazioni dentarie), zinco (derivanti dalla cremazione di tombe estumulate) e metalli pesanti. I dettagli sulle tipologie di inquinanti da indagare, i limiti e le frequenze di campionamento, saranno discusse in sede di progetto</em>”.</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph {“align”:”center”} –>
<p class=”has-text-align-center”><strong>Rilevato che:</strong></p>
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<ul><!– wp:list-item –>
<li>con delibera di Giunta Comunale n. 236 del 25.11.2022 è stato conferito apposito atto di indirizzo al Responsabile del Settore Lavori Pubblici e Manutenzione del Comune finalizzato alla progettazione, costruzione e successiva gestione di un impianto di cremazione da realizzare presso il cimitero comunale di Ugento, mediante l’attivazione di una procedura di finanza di progetto (project financing) prevista dall’art. 183, commi 15 e seguenti, del vigente Codice dei contratti pubblici, approvato con D.Lgs n. 50 del 18 aprile 2016 e ss.mm.ii..</li>
<!– /wp:list-item –></ul>
<!– /wp:list –>

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<ul><!– wp:list-item –>
<li>la richiamata Delibera si è posta, <strong>esclusivamente, i seguenti obiettivi:</strong></li>
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<li>Realizzazione e gestione di un nuovo impianto di cremazione;</li>
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<li>Sollevare l’Amministrazione Comunale in toto dagli oneri relativi alla realizzazione delle opere edili, strutturali ed impiantistiche per l’intera durata della concessione e relativamente a tutti gli interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione, nonché dell’onere della gestione dell’opera incentivandone il livello di efficienza e assicurandone la piena utilizzazione gestionale;</li>
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<li>Accelerare le procedure attuative dell’opera affidando alla responsabilità del privato concessionario l’onere dell’esecuzione;</li>
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<li>Evitare i costi di manutenzione dell’opera che vengono assunti dal concessionario;</li>
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<!– wp:list-item –>
<li>Evitare l’impiego di mezzi e personale diretti dell’Ente che, in una condizione di scarsità di risorse</li>
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<!– /wp:list –>

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<p>umane interne, non riuscirebbe a garantire la piena e corretta funzionalità della struttura;</p>
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<!– wp:list –>
<ul><!– wp:list-item –>
<li>Ottenere l’utilizzo di materiali di elevata qualità nella realizzazione delle opere e dei servizi (a carico dell’esecutore) anche al fine di minimizzare i futuri costi di manutenzione e gestione a carico dell’Ente alla fine del periodo di affidamento.</li>
<!– /wp:list-item –></ul>
<!– /wp:list –>

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<ul><!– wp:list-item –>
<li>che in data 29/11/2022 il Settore Lavori Pubblici e Manutenzione del Comune di Ugento ha pubblicato un avviso pubblico esplorativo per la ricerca di operatori economici interessati alla presentazione di proposte di project financing ad iniziativa privata, ex art. 183 comma 15 del d.lgs n. 50/2016, per la progettazione, costruzione e successiva gestione di un impianto di cremazione da realizzare presso il cimitero di Ugento.</li>
<!– /wp:list-item –></ul>
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<ul><!– wp:list-item –>
<li>che lo stesso avviso è stato poi rettificato dal competente ufficio in data 30/11/2022.</li>
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<ul><!– wp:list-item –>
<li>l’avviso in questione prevede la presentazione di proposte che dovranno contenere:</li>
<!– /wp:list-item –></ul>
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<p><strong>a)&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; un progetto di fattibilità;</strong></p>
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<ul><!– wp:list-item –>
<li>una <strong>bozza di convenzione</strong>, redatta in linea con le previsioni del Codice dei Contratti Pubblici, delle Linee Guida ANAC n. 9, di attuazione del Codice dei Contratti Pubblici e recanti “Monitoraggio delle amministrazioni aggiudicatrici sull’attività dell’operatore economico nei contratti di partenariato</li>
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<p>pubblico privato” (approvate dal Consiglio dell’Autorità con Delibera n. 318 del 28 marzo 2018), nonché predisposta nel rispetto dello “Schema di contratto standard di concessione per la progettazione, costruzione e gestione di opere pubbliche in Partenariato Pubblico Privato”, predisposto dal Ministero dello Sviluppo Economico, con allegata la relativa Matrice dei rischi;</p>
<!– /wp:paragraph –>

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<ul><!– wp:list-item –>
<li>il <strong>piano economico finanziario asseverato </strong>da uno dei soggetti di cui al comma 9, primo periodo,</li>
<!– /wp:list-item –></ul>
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<!– wp:paragraph –>
<p>dell’art. 183 del Codice dei Contratti Pubblici;</p>
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<!– wp:paragraph –>
<p><strong>d)&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp;&nbsp; la descrizione delle caratteristiche del servizio e delle modalità di gestione proposte;</strong></p>
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<ul><!– wp:list-item –>
<li>le <strong>autodichiarazioni relative al possesso dei requisiti di cui all’art. 183, comma 17, </strong>del Codice dei Contratti Pubblici e l’impegno a prestare una cauzione nella misura dell’importo di cui al comma 9, terzo periodo dello stesso articolo, nel caso di indizione di gara. Il progetto di fattibilità dovrà definire le caratteristiche qualitative e funzionali della proposta, del quadro delle esigenze da soddisfare e delle specifiche prestazioni da fornire. Il piano economico finanziario dovrà comprendere l’importo delle spese sostenute per la predisposizione della proposta, comprensivo anche dei diritti sulle opere dell’ingegno di cui all’articolo 2578 del codice civile”.</li>
<!– /wp:list-item –></ul>
<!– /wp:list –>

<!– wp:paragraph {“align”:”center”} –>
<p class=”has-text-align-center”><strong>Tutto ciò premesso</strong></p>
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<p>Emerge in tutta evidenza come sia consuetudine dell’Amministrazione Comunale partecipare a bandi ed avvisi pubblici paventando il possesso di determinati requisiti (vedi la recente questione dell’Ecocentro di Lido Marini) o promettendo l’attuazione di specifici piani poi puntualmente disattesi con il solo fine di convincere il soggetto valutatore della proposta progettuale. La concreta realizzazione e gestione di quanto promesso sembra poi non interessare l’attuale Amministrazione.</p>
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<p>La Provincia di Lecce ha riconosciuto idonea la proposta del Comune di Ugento in quanto “<em>la struttura tecnica del Comune di Ugento è più articolata e garantisce un controllo più efficiente sulla gestione del forno</em>”.</p>
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<p>È di tutta evidenza come quanto dichiarato dal Comune di Ugento non corrisponde al vero. Infatti:</p>
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<ul><!– wp:list-item –>
<li>L’attuale nucleo di Polizia Rurale e Ambientale è composto da una sola unità che deve far fronte a molteplici adempimenti;</li>
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<li>L’Ufficio Ambiente è oberato dalle attività a tal punto che risultano esserci tempi considerevoli di attesa da parte degli utenti per questioni che riguardano la gestione dei rifiuti, le autorizzazioni paesaggistiche, le conduzioni di determinati progetti, quali ad esempio la riqualificazione dei paesaggi costieri;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>sempre in tema ambientale, l’Amministrazione non è riuscita a far fronte a tutte le problematiche che hanno interessato il servizio di igiene urbana, principalmente nel periodo estivo con una percentuale di raccolta differenziata che si assesta <strong>appena al 63%</strong>, non rispettando né gli obblighi di Legge, né le previsioni contrattuali di Aro. Tra l’altro, sul portale della Regione Puglia anche la trasmissione dei dati sulle quantità dei rifiuti risulta ferma al <strong>lontano mese di giugno 2022</strong>.</li>
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<!– wp:list-item –>
<li>è stata esternalizzata la gestione delle fototrappole perché gli uffici e la Polizia Locale non sono in grado di condurre una attività di controllo sul territorio e, nonostante l’onerosa attività a carico dei cittadini, il territorio risulta invaso da rifiuti abbandonati e pullulano i reati ambientali;</li>
<!– /wp:list-item –>

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<li>risultano non attivati il centro di compostaggio di comunità, il centro del riuso, il sistema di tracciamento delle quantità di rifiuti conferiti dagli utenti. Negli ecocentri non si svolge attività di</li>
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<!– wp:paragraph –>
<p>manutenzione ordinaria e straordinaria; non esiste un albo dei compostatori nel Comune di Ugento, come previsto dalla normativa di settore.</p>
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<p>L’Amministrazione si è impegnata con la Provincia di Lecce a realizzare <strong>l’effettuazione di un accurato studio diffusionale di ricaduta delle emissioni, per verificare l’estensione delle aree maggiormente interessate</strong>; inoltre ha garantito che il soggetto Gestore dell’impianto avrebbe dovuto impegnarsi ad utilizzare le migliori tecnologie disponibili per il contenimento dei molteplici impatti ambientali dell’opera.</p>
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<p>La Delibera di atto di indirizzo e la manifestazione di interesse avviata dal Comune per l’individuazione del gestore <strong>ignorano totalmente la gestione degli aspetti ambientali, dimenticando l’acclarata pericolosità delle emissioni atmosferiche causate da un forno crematorio.</strong></p>
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<p>Sembra, infatti, che il Comune di Ugento, una volta ottenuta, su false dichiarazioni, l’individuazione da parte della Provincia di lecce della localizzazione del cimitero comunale, abbia volutamente disatteso tutti i necessari accorgimenti in campo ambientale per un’opera di tale portata.</p>
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<p>Ci si chiede, infatti, se l’Amministrazione abbia avuto modo di approfondire le tematiche ambientali connesse alla gestione di un forno crematorio.</p>
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<p>Basti pensare che giurisprudenza consolidata considera fatto notorio “<em>che i forni crematori con il loro funzionamento producono emissioni inquinanti, costituite in particolare da polveri, monossido di carbonio, ossidi di azoto e zolfo, composti organici volatili, composti inorganici del cloro e del fluoro e metalli pesanti, tra cui il mercurio sovente presente nelle otturazioni dentarie</em>”. Il Consiglio di stato, con Sentenza n. 14 del 3 gennaio 2022 ha stabilito che “<em>con tutto il rispetto che l’etica impone per quelle che comunque sono le spoglie mortali di un essere umano, non si può allora negare che questo tipo di emissioni sia in termini chimico fisici del tutto identico a quello prodotto appunto dagli <strong>inceneritori dei rifiuti</strong>”</em>. Pertanto, i forni crematori sono a tutti gli effetti <strong>industrie insalubri di prima classe</strong>.</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Molteplici articoli scientifici di importanti istituti di ricerca pubblici, nonché le Agenzie Regionali per la Protezione Ambientale in Italia stanno stigmatizzando la corsa degli Enti Pubblici alla realizzazione, specialmente con la finanza di progetto, di forni crematori. Il principale impatto ambientale di questo tipo di impianti riguarda l’aria, poiché durante la cremazione nei forni si ha produzione di inquinanti atmosferici, in particolare: polvere, monossido di carbonio, ossidi di azoto e zolfo, composti organici volatili, composti inorganici del cloro e del fluoro e metalli pesanti. Possono aggiungersi, inoltre, emissioni di mercurio (dall’amalgama presente nelle otturazioni dentarie), zinco (specialmente nel caso delle cremazioni di tombe estumulate), diossine-furani e IPA.</p>
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<p>Il <strong>Cimitero di Ugento si colloca a soli 800 metri dai centri abitati sia di Ugento, sia di Gemini, </strong>senza considerare le case e le strutture sparse ancora più vicine. L’attuale sede degli uffici comunali si colloca a soli 600 metri di distanza dal cimitero.</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Per una realtà come Ugento, già fortemente provata da situazioni di <strong>altissimo rischio ambientale</strong>, quali i numerosi sversamenti di <strong>rifiuti tossici avvenuti nelle aree carsiche in località Burgesi</strong>, <strong>la discarica “Monteco” </strong>per la quale non si è ancora giunti, in via definitiva, ad avere i risultati del piano di monitoraggio ambientale, una ulteriore discarica di rifiuti appena esaurita e per la quale l’Amministrazione, dice di essersi attivata per la chiusura (in realtà determinata dall’esaurimento dei volumi autorizzati), ora si vuole aggiungere un <strong>ulteriore impianto dall’altissimo impatto ambientale</strong>.</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Per tutto quanto esposto,</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph {“align”:”center”} –>
<p class=”has-text-align-center”><strong>SI INTERPELLA IL SINDACO AFFINCHE’</strong></p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:list {“ordered”:true,”type”:”1″} –>
<ol type=”1″><!– wp:list-item –>
<li>illustri quali sono state le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione a rilevare, <strong>quale priorità per il territorio, la realizzazione di un forno crematorio anche alla luce del recentissimo ampliamento del cimitero comunale, escludendo che la motivazione sia solo di natura economica;</strong></li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>spieghi per quale motivo, prima della emanazione della manifestazione di interesse da parte del Settore Lavori Pubblici e Manutenzione del Comune di Ugento del 29/11/2022, non è stato effettuato “l<strong>’accurato studio diffusionale di ricaduta delle emissioni, per verificare l’estensione delle aree maggiormente interessate” </strong>così come da dichiarazione di impegno trasmessa alla Provincia di Lecce con nota prot. n. 7149 del 10/03/2022;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>spieghi perché sia la Delibera di atto di indirizzo, sia la manifestazione di interesse avviata dal Comune per l’individuazione del gestore <strong>ignorino totalmente la gestione degli aspetti ambientali, dimenticando l’acclarata pericolosità delle emissioni atmosferiche causate da un forno crematorio, contrariamente a quanto contenuto </strong>nella dichiarazione di impegno trasmessa alla Provincia di Lecce con nota prot. n. 7149 del 10/03/2022.</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>spieghi come si intende garantire la gestione di una <strong>struttura ad altissimo impatto ambientale paragonabile ad un inceneritore di rifiuti ed industria insalubre di prima classe </strong>con una struttura tecnico-amministrativa di dimensioni inferiori a quella dichiarata e, soprattutto, in estrema difficoltà, poiché sottodimensionata, a causa dei molteplici adempimenti in campo ambientale.</li>
<!– /wp:list-item –></ol>
<!– /wp:list –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Confidando in un tempestivo riscontro l’occasione mi è gradita per porgere distinti saluti</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p><strong><a href=”https://www.canalesalento.it/ugentonline/2023/03/27/interpellanza-sul-forno-crematorio-le-dichiarazioni-integrali-di-esposito-e-chiga/2″>CLICCA QUI PER LEGGERE LA RISPOSTA ALL’INTERPELLANZA DEL SINDACO SALVATORE CHIGA</a></strong></p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph {“align”:”center”} –>
<p class=”has-text-align-center”><strong>___________________________________</strong></p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:nextpage –>
<!–nextpage–>
<!– /wp:nextpage –>

<!– wp:image {“align”:”center”,”id”:3841,”sizeSlug”:”full”,”linkDestination”:”none”} –>
<figure class=”wp-block-image aligncenter size-full”><img src=”https://www.canalesalento.it/ugentonline/wp-content/uploads/sites/11/2023/03/Salvatore-Chiga-930×620-1.jpg” alt=”” class=”wp-image-3841″/></figure>
<!– /wp:image –>

<!– wp:paragraph –>
<p><strong><u>Oggetto: Interpellanza urgente ai sensi dell’articolo 25 del regolamento sul funzionamento del consiglio comunale: progettazione, costruzione e successiva gestione di un impianto di cremazione da realizzare presso il cimitero di Ugento. Seduta consiliare del 27.03.2023.</u></strong></p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Con riferimento all’interpellanza testé esposta occorre, preliminarmente, evidenziare come la competenza nella realizzazione e gestione dei cimiteri viene attribuita, in via esclusiva, ai comuni dall’articolo 49 del Decreto del Presidente della Repubblica 10 settembre 1990, n°285 recante “<strong><em><u>Approvazione del regolamento di polizia mortuaria</u></em></strong>”.</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>L’insieme delle attività di competenza comunale risultano classificabili come servizio pubblico dedito a salvaguardare la salute pubblica e la tutela dell’igiene e costituiscono la cosiddetta “<strong><em>Polizia Mortuaria</em></strong>”la quale distingue <strong>le attività funerarie</strong>, che sono quelle comprese tra la morte ed il seppellimento, <strong>dalle attività cimiteriali</strong>, che si innestano successivamente alla sepoltura.</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p><strong><u>Le attività di sepoltura</u></strong> si distinguono, a loro volta, in tre diverse tipologie:-</p>
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<!– wp:list –>
<ul><!– wp:list-item –>
<li><strong>l’inumazione in una fossa a terra</strong>;</li>
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<!– wp:list-item –>
<li><strong>la tumulazione in un loculo</strong>;</li>
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<!– wp:list-item –>
<li><strong>la cremazione</strong>.</li>
<!– /wp:list-item –></ul>
<!– /wp:list –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Tutte e tre le modalità di sepoltura sono, da sempre, espressamente previste dalle leggi di settore e dal <strong><u>Regolamento comunale di polizia mortuaria</u></strong> approvato, all’unanimità, dal Consiglio Comunale con delibera n°59 del 9.11.2011.</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>L’articolo 39 del citato regolamento prevede, espressamente, l’installazione di un “<strong><em><u>impianto di cremazione</u></em></strong>”imponendo addirittura, nelle more della sua realizzazione, <strong><u>di individuare, con delibera di giunta, gli impianti funzionali più facilmente raggiungibili.</u></strong></p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>L’area precisa ove ubicare l’impianto in questione veniva, invece, prevista dal <strong><u>piano regolatore cimiteriale</u></strong> <strong><u>comunale</u></strong> modificato, sempre all’unanimità, dal Consiglio Comunale con delibera n°40 del 31.07.2017 contestualmente all’approvazione del progetto preliminare di ampliamento ed il cui sotteso iter scontava tutte le fasi partecipative previste dalla legge attraverso la pubblicazione delle tavole e dei relativi atti, senza che pervenissero osservazioni in merito.</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Proprio quest’ultimo atto di indirizzo politico – amministrativo, lo si ripete, <strong><u>approvato all’unanimità dall’assise consiliare</u></strong>, consentiva all’amministrazione comunale di dare seguito all’esecuzione delle opere all’uopo previste suddividendole per stralci funzionali e declinate, in sequenza, come segue:-</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p><strong><u>Primo stralcio funzionale dell’importo complessivo di euro 330.000,00</u></strong>, approvato con delibera di Giunta n°232 del 12.09.2018, attraverso il quale si dava seguito alla:-</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:list –>
<ul><!– wp:list-item –>
<li>Realizzazione del muro di cinta del lotto del cimitero in ampliamento relativa, quindi, alla parte nuova;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>Ampliamento dell’area parcheggio;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>Realizzazione dei viali presso l’area del cimitero in ampliamento&nbsp; e definizione di nuovi spazi cimiteriali per favorire sepolture comunali e <strong><u>concessioni per cappelle private quest’ultime ferme da circa vent’anni;</u></strong></li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>Realizzazione dei bagni e del locale tecnico&nbsp; (centrale idrica), area servizi e pavimentazione parziale del viale di collegamento tra il cimitero esistente ed il nuovo in ampliamento;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>Adeguamento /messa in sicurezza dell’impianto elettrico del cimitero esistente;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>Predisposizione condutture impianti elettrico e idrico del cimitero in ampliamento quindi della parte nuova;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>Adeguamento impianto idrico- fognante con la realizzazione del bagno locale per il custode e l’installazione di tre fontanelle.</li>
<!– /wp:list-item –></ul>
<!– /wp:list –>

<!– wp:paragraph –>
<p><strong><u>Con il secondo stralcio funzionale, dell’importo complessivo di euro 216.000,00</u></strong>, approvato con delibera di giunta comunale n°296 del 29.11.2019, si realizzavano, nell’area del cimitero in ampliamento, n°100 loculi e, dopo significativi interventi di bonifica, si creavano le condizioni per realizzare, previo, anche in questo caso, <strong><u>adeguamento del piano cimiteriale comunale avvenuto, all’unanimità</u></strong>, con delibera consiliare n°24 del 25.05.2021, il tanto atteso <strong><u>campo di inumazione del tipo a disposizione binaria</u></strong>, suddiviso in sei lotti per un totale di 146 fosse e viali di completamento e la cui entrata in esercizio è stata varata dalla giunta comunale con <strong><u>delibera n°94 del 22 Marzo 2023</u></strong>.</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p><strong><u>Con il terzo e quarto stralcio funzionale, dell’importo complessivo di euro 300.000,00</u></strong>, si procedeva con:-</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:list –>
<ul><!– wp:list-item –>
<li>la manutenzione straordinaria e restauro conservativo dell’edificio monumentale d’ingresso ivi compresa la messa a norma della <strong><u>camera mortuaria e della sala autoptica</u></strong>;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>il completamento dell’area parcheggio;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>la realizzazione di nuovi impianti elettrici ed idrici nell’area in ampliamento;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>la realizzazione di ulteriori 100 loculi da allestire nell’area del cimitero in ampliamento.</li>
<!– /wp:list-item –></ul>
<!– /wp:list –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Nelle more di quanto sopra, <strong><u>a circa dieci anni di distanza dal precedente</u></strong>, il Servizio tutela e valorizzazione ambientale della Provincia di Lecce approvava, con determina n°2000 del 14.12.2021, un avviso rivolto a tutti i comuni di riferimento in conformità a quanto stabilito dal Consiglio Provinciale con delibera n°56 dell’11 novembre 2021.</p>
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<!– wp:paragraph –>
<p>In particolare, con quest’ultimo atto, la stessa Provincia, attesa l’acclarata esponenziale crescita di domanda, <strong><u>riteneva necessario elevare da uno a ben tre</u></strong> gli impianti di cremazione occorrenti, suddividendo il territorio in altrettante corrispondenti aree di riferimento, Nord – Centro e Sud, fissando quali requisiti i seguenti:-</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:list {“ordered”:true,”type”:”1″} –>
<ol type=”1″><!– wp:list-item –>
<li>Localizzazione dell’impianto crematorio in posizione collegata ai comuni dell’area di riferimento da una rete stradale agevole e di facile scorrimento;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>Localizzazione all’interno del cimitero comunale;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>Localizzazione in un’area, preferibilmente non gravata dai camini di emissione di altre attività di rilievo;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>Individuazione, all’interno dell’ente, di una struttura tecnico – amministrativa in condizioni di assicurare assidua attività di controllo, andandosi ad affiancare ai controlli di competenza di Arpa e Provincia.</li>
<!– /wp:list-item –></ol>
<!– /wp:list –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Proprio perché con le citate delibere consiliari n°59 del 9.11.2011, n°40 del 31.07.2017 e la n°24 del 25.05.2021 il Consiglio Comunale, all’unanimità, <strong><u>aveva previsto la realizzazione prospettica di un impianto di cremazione</u></strong>, il Sindaco non poteva non rispondere, come accaduto, tra l’altro, nell’anno 2013, al predetto avviso della Provincia di Lecce evidenziando, appunto, come:-</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:list {“ordered”:true,”type”:”1″} –>
<ol type=”1″><!– wp:list-item –>
<li>il vigente Piano Regolatore Cimiteriale destina un’area alla realizzazione di un tempo crematorio per una superficie complessiva pari ad 750 mq;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>la suddetta individuata localizzazione sarebbe di facile accesso in quanto, tutti i Comuni inseriti, dal prefato avviso, nell’Area Sud potrebbero utilizzare la strada statale n° 274 per poi intersecare la citata Strada Provinciale n°350;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>l’area in questione non risulta gravata da camini di emissione di altre attività artigianali;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>il Comune risulta dotato di una struttura tecnico – amministrativa in grado di assicurare un’assidua attività di controllo sulla gestione del forno crematorio, andandosi ad affiancare ai controlli di competenza di ARPA e della stessa Provincia.</li>
<!– /wp:list-item –></ol>
<!– /wp:list –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Su quest’ultimo punto, in risposta ad una richiesta di informazioni esplicative avanzata dalla stessa Provincia veniva rassegnata, in data 10.03.2022, una relazione dettagliata elaborata dal responsabile del servizio ambiente, Ingegnere Marco Pisanello, il quale, tra l’altro, <strong><u>recepiva pedissequamente i suggerimenti proposti sul tema dall’Associazione Medici per l’Ambiente, valutati positivamente dalla Commissione provinciale esattamente una anno fa il 28.03.2022.</u></strong></p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Proprio <strong><u>per la meticolosa</u></strong> attenzione prestata, destituite di ogni fondamento si rilevano le gravi e gratuite accuse di falsa rappresentazione della realtà riportate dall’interpellante nel testo del quesito posto, così come assolutamente inaccettabili apparivano le affermazioni del responsabile scientifico della LILT provinciale, Dott. Giuseppe Serravezza il quale, nel convegno pubblico del 16 Marzo scorso, lasciava intendere come se la redazione della citata manifestazione d’interesse fosse stata pre – compilata da qualche rappresentante degli impianti di cremazione.</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Affermazioni, lo si ripete, <strong>offensive,</strong> rivolte anche ad altri colleghi Sindaci, che denotano il livello di squallore in cui siamo precipitati con la silente complicità anche della referente locale della Lilt alle cui lodevoli iniziative, di contro, in questi anni, l’amministrazione comunale non ha mai fatto mancare il proprio sostegno.</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Sorprende, altresì, non poco, desumere, dal tenore e dal contenuto dell’interpellanza oggetto dell’odierna trattazione, come il consigliere proponente, addirittura anche quale promotore di raccolta firme sul testo della petizione depositata dal comitato civico qualche giorno fa, sembri ignorare il contenuto del comma 3 dell’articolo 78 del D.P.R. n°285 del 90 e successive modifiche che sancisce espressamente come “<strong><em><u>I progetti di costruzione dei crematori sono deliberati dal Consiglio Comunale</u></em></strong>”con tutte le garanzie di trasparenza ed assoluta ponderazione che questo significativo e dirimente elemento comporta.</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Specificato, quindi, che né il Sindaco e né la Giunta avrebbero mai potuto, <strong><u>come maliziosamente scritto e disseminato in questi giorni</u></strong>, affidare il servizio a chicchessia, il responsabile del settore lavori pubblici proponeva, alla stessa Giunta,il testo di un atto di indirizzo con il quale quest’ultimo, utilizzando lo strumento persuasivo della finanza di progetto avrebbe potuto acquisire informazioni utili da mettere a disposizione dell’amministrazione tutta per successive ed eventuali determinazioni.</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Conferma di quanto sopra la si rinviene dalla stessa delibera n°236 del 25.11.2022 laddove, la Giunta, <strong><u>a caratteri cubitali</u></strong>, stabiliva espressamente come:-</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:list {“ordered”:true,”type”:”a”} –>
<ol type=”a”><!– wp:list-item –>
<li>con la presente procedura <strong><u>non è indetta alcuna forma di affidamento</u></strong> ed è finalizzata esclusivamente a rendere noto, ad un’ampia platea di operatori economici in possesso di adeguata qualificazione, l’interesse dell’ente ad acquisire proposte di iniziativa privata;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>che la procedura di finanza di progetto in questione riveste <strong><u>carattere meramente informativo e programmatico per l’ente</u></strong> il quale, pertanto, potrà recedere in qualsiasi momento e a proprio insindacabile giudizio, dal prosieguo della procedura de quo, senza che i soggetti partecipanti abbiano nulla a pretendere.</li>
<!– /wp:list-item –></ol>
<!– /wp:list –>

<!– wp:paragraph –>
<p>A tal proposito, è opportuno e doveroso rammentare, come la modalità operativa di utilizzare l’istituto della finanza di progetto come strumento conoscitivo preliminare veniva, negli ultimi dodici anni, <strong>più volte utilizzato dall’amministrazione comunale in quanto, creando l’aspettativa, induce i potenziali beneficiari</strong> ad esporsi o meno, in maniera molto più efficace rispetto ad un semplice avviso esplorativo che, il più delle volte, viene percepito dalle imprese come una perdita di tempo a cui non dare peso.</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Per le suddette motivazioni, la procedura in parola veniva, per esempio, utilizzata:-</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:list –>
<ul><!– wp:list-item –>
<li>nell’anno 2014, per l’affidamento in concessione dei lavori di riqualificazione, progettazione,costruzione, ampliamento e gestione <strong>dello stesso cimitero</strong>;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>nell’anno 2017 per il completamento e successiva gestione della Residenza Socio Sanitaria Assistenziale “Dott. Francesco Mazzeo” di proprietà comunale;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>nell’anno 2018 per il recupero e valorizzazione della tensostruttura di Torre San Giovanni;</li>
<!– /wp:list-item –>

<!– wp:list-item –>
<li>nell’anno 2021 per la riqualificazione, rifunzionalizzazione e gestione dell’impianto sportivo&nbsp; di proprietà comunale ubicato sulla S.P. Ugento – Casarano ove insistono, in particolare, dei campi da tennis.</li>
<!– /wp:list-item –></ul>
<!– /wp:list –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Chiarito, documentalmente, anche questo aspetto di carattere metodologico, nel caso specifico relativo all’avviso inerente l’impianto di cremazione, <strong><u>presentavano offerte quattro imprese su cui, il responsabile del settore lavori pubblici, si è riservato di ricostruire un preliminare quadro conoscitivo</u></strong>.</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Nel frattempo, tuttavia, l’amministrazione comunale, interloquendo con i vertici amministrativi di Anci Nazionale sta verificando la fondatezza di una notizia secondo la quale, finalmente, <strong><u>la latitanza ultraventennale dello Stato starebbe per finire in ordine alla mancata emanazione del decreto interministeriale (Ministero della Salute di concerto con il Ministero dell’Ambiente)con il quale, quest’ultimi, dovranno definire le norme tecniche per la realizzazione dei crematori anche a proposito dei limiti di emissione, agli impianti e agli ambienti tecnologici.</u></strong></p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Ed il decreto in argomento dovrebbe addirittura fornire indicazioni utili <strong><u>per il graduale superamento dell’attuale forma di cremazione cosiddetta calda in favore di quella liquida, già diffusa ed autorizzata negli Stati Uniti d’America e di quella cosiddetta fredda che prevede la riduzione in cenere delle salme attraverso il processo di crio – cremazione ad emissioni zero per cento (nessun mercurio, diossine o CO2</u></strong>).</p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Nei prossimi giorni, tra l’altro, formalizzeremo una apposita istanza indirizzata al Presidente della Giunta Regionale, del Consiglio Regionale e degli Assessori regionali alla Sanità e Ambiente (entrambi salentini)affinché, insieme, <strong>imprimino un impulso decisivo nel far approvare, anche in questo caso con circa quindici anni di ritardo, l’essenziale Piano</strong> <strong>Regionale di Coordinamento previsto dall’articolo 6 della citata legge n°130 del 2001.</strong></p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Anche il Presidente della Provincia di Lecce dovrà uscire dalla sua posizione attendista prendendo atto che, se dal 2013 ad oggi, nonostante, come sopra ricordato, fosse stato previsto un solo impianto di cremazione da realizzarsi nei comuni all’epoca individuati ovverossia Botrugno, Lecce, Casarano, Ortelle, Spongano e Caprarica di Lecce, si rende oramai urgente ed indifferibile, convocare un’assemblea dei sindaci allargata a tutti i consiglieri regionali leccesi, alla deputazione salentina e a Sua Eccellenza il Prefetto per affrontare seriamente l’argomento rappresentando che, almeno per le Province di Lecce, Brindisi e Taranto, se si vorrà soddisfare la sempre più crescente domanda di cremazione, <strong><u>si dovrà assicurare una impiantistica pubblica non inquinante con gestione associata del servizio, come tale sostenuta dai vari enti locali beneficiari, onde uscire, quanto prima, dalla totale dipendenza dell’iniziativa privata.</u></strong></p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Il tema in questione dovrà, altresì, integrare l’oggetto del vigente protocollo d’intesa, di durata triennale, perfezionato il 5 Maggio 2021 tra la Lega Italiana per la Lotta Contro i tumori e l’Associazione Nazionale Comuni Italiani affinché, <strong><u>tutte le perplessità e denunce vibratamente esposte dalla LILT nei territori considerati idonei ad ospitare un impianto di cremazione, possano trovare una sede di confronto nazionale approfittando, semmai, della storica coincidenza che entrambi i Presidenti risultano essere baresi</u></strong>.</p>
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<!– wp:paragraph –>
<p>La portata degli atti governativi e regionali che, anche grazie alle iniziative istituzionali sopra esposte,&nbsp; dovrebbero essere emanati a breve rendono, pertanto, <strong><u>incompatibile il prosieguo della procedura avviata con la delibera di giunta comunale n°236 del 25.11.2022, la quale sarà annullata con identico provvedimento.</u></strong></p>
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<!– wp:paragraph –>
<p>Un pensiero, tuttavia, consentitemi di riservarlo ai tanti concittadini, anche quelli domiciliati all’estero ed iscritti nella nostra anagrafe, che in queste settimane, in più riprese, hanno manifestato al sottoscritto e ad altri amministratori il loro forte disagio nell’aver dovuto prendere atto di come, la scelta di essere cremati, <strong>non abbia ricevuto</strong> un minimo di considerazione e rispetto nonostante il diritto esercitato o da esercitarsi <strong>venga qualificato</strong> dall’ordinamento <strong><u>personalissimo ed intangibile</u></strong>.</p>
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<!– wp:paragraph –>
<p>Una situazione che, da oggi, invito tutte le parti in causa a voler ricomporre consapevoli che se le istituzioni e la ricerca scientifica faranno sino in fondo il proprio dovere, nel breve o medio termine, <strong><u>si riuscirà a conciliare l’esercizio del sacrosanto ed insopprimibile diritto ad essere cremati con quello, altrettanto meritevole di tutela, correlato alla salvaguardia della salute e dell’ambiente.</u></strong></p>
<!– /wp:paragraph –>

<!– wp:paragraph –>
<p>Per quanto riguarda, infine, il Sindaco di Ugento ricordo a tutti che per ben 43 anni la mia professione è consistita nel prestare assistenza e distribuire salute negli ospedali e strutture sanitarie pubbliche così come, da amministratore comunale, <strong><u>sfido chiunque a trovare un atto o un’azione che in questi anni possano aver solo potenzialmente potuto arrecare danni alla popolazione</u></strong>.</p>
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<!– wp:paragraph –>
<p><strong>Aver solo messo in dubbio questo</strong> paventando, in modo volutamente subdolo, <strong>addirittura</strong> <strong>la presenza di interessi illeciti, ha provocato in me un forte turbamento interiore che, tuttavia, è stato superato grazie</strong> <strong><u>all’avere la coscienza pulita e alla gratificazione degli importanti risultati amministrativi che si stanno conseguendo a beneficio della mia amata comunità</u></strong>. Grazie.</p>
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<!– wp:paragraph –>
<p></p>
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<!– wp:paragraph –>
<p><strong><a href=”https://www.canalesalento.it/ugentonline/2023/03/27/interpellanza-sul-forno-crematorio-le-dichiarazioni-integrali-di-esposito-e-chiga/”>CLICCA QUI PER LEGGERE L’INTERPELLANZA DI UNITI VERSO IL FUTURO</a></strong></p>
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