Sono arrivate alla nostra redazione le lamentele di alcuni lettori in merito all’assenza ad Ugento di una farmacia disposta ad effettuare tampone T0 e T5 (Tampone a tempo zero e a tempo cinque), indispensabile per il ritorno tra i banchi di scuola sia per gli alunni che per gli insegnanti. Si tratta di test rapidi gratuiti da poter effettuare nelle farmacie secondo un accordo che è stato siglato dal dipartimento Salute della Regione Puglia con Federfarma Puglia e Assofarm.
Il comune di Ugento si ritroverebbe sprovvisto di questo servizio già dall’agosto scorso, quando il Governo firmò un protocollo d’intesa per garantire la somministrazione dei test antigenici rapidi – validi per l’emissione della certificazione digitale (GreenPass) – a prezzo calmierato presso le strutture sanitarie aderenti.
Le Farmacie di Ugento avrebbero risposto negativamente a tale protocollo, tanto da spingere il Sindaco, Salvatore Chiga, in data 16 novembre 2021, a scrivere una lettera alle quattro farmacie presenti sul territorio: due ad Ugento, una a Gemini e una a Torre San Giovanni.
“<em>La presente -</em> scriveva Chiga – <em>per comunicare che in data odierna lo scrivente veniva a conoscenza che nessuna delle farmacie in indirizzo risultava compresa nell’elenco di coloro che avevano aderito, entro il termine del 23/09/2021, al protocollo “Tamponi Rapidi” della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Commissario Straordinario per l’Emergenza Covid – 19. </em><em>Alla luce della recrudescenza dei casi, – </em>concludeva Chiga – <em>si chiede ai destinatari della missiva di voler confermare o meno, entro e non oltre giorni tre dalla ricezione della presente, suddetta circostanza, con riserva di indire un’eventuale successivo incontro</em>”.
Lo sprono del Sindaco non avrebbe sortito gli effetti sperati con le Farmacie che avrebbero risposto alla missiva spiegando il perché dell’impossibilità ad aderire al protocollo.
Per dovere di cronaca, è bene specificare che su scala provinciale oltre il 50 per cento delle farmacie non ha aderito a tale iniziativa. In molti hanno scelto di non farlo, principalmente, per problemi relativi allo spazio che non avrebbe garantito l’esecuzione del test in sicurezza.