È giunta al suo <strong>quarto appuntamento</strong> la <strong>rassegna libraria #VeryNormalbook</strong> con la presentazione de <strong>“Li menati. Persi tra i semi del peccato” di questa sera, Venerdì 23 Dicembre 2022.</strong>
L’evento, che si svolgerà come di consueto presso la <strong>Caffetteria Normal</strong> alle <strong>ore 18:30</strong>, sarà seguito, poi, da un <strong>live del cantante trepuzzino</strong>, che <strong>canterà in acustico i grandi successi dei Sud Sound System.</strong>
Il <strong>dialogo</strong> sul libro tra l’Autore e il <strong>filosofo Mario Carparelli</strong> sarà preceduto dai <strong>saluti introduttivi di Giovanni Rocca, curatore della rassega #VeryNormalbook</strong> e <strong>Quintino Rizzello, Assessore alla Cultura di Taurisano. </strong>
I <strong>“menati”</strong> in Salento sono i <strong>reietti</strong>, letteralmente gente da buttare, da evitare. Raramente però finiscono in discarica e, anzi, <strong>affondano le loro radici nel territorio rendendolo marcio e inospitale</strong>. Molti dei menati che Nandu Popu racconta in questo suo secondo libro, <strong>subiscono una metamorfosi profonda e irrefrenabile tanto da diventare boss della Sacra Corona Unita</strong>. Una <strong>metamorfosi </strong>che riguarda <strong>tutti</strong>, non solo i <strong>menati</strong>. <strong>Riguarda chi la incoraggia, chi sta a guardare, chi si rende invisibile lasciando il territorio alla loro mercè.</strong> Nandu Popu regala al lettore un <strong>racconto</strong> che <strong>attraversa il tempo e le vite di chi ha vissuto la Puglia soprattutto in determinati anni.</strong> Uno <strong>squarcio sul passato di una parte del territorio salentino</strong>, Casalabate in particolare, <strong>e sui trascorsi autobiografici dell’autore. </strong>Un <strong>continuo cammino tra passato e presente</strong>, tra credenze e storia, <strong>un atto d’amore nei confronti della propria terra</strong> e un <strong>avvertimento alle nuove generazioni </strong>affinché imparino a non restare a guardare e a intervenire, per cambiare le cose senza subirle.