Come dinanzi all’eterno ritorno del peggio, siamo costretti nuovamente ad intervenire per segnalare
i gravi disservizi che si stanno verificando in questi giorni negli uffici postali del Salento e che toccano
in maniera particolare i pensionati della provincia di Lecce. Sembra essere diventata consuetudine
quella di non rifornire di contante gli sportelli Atm, tanto è vero che dopo lunghe file – non certo al
riparo dal sole in questi giorni di caldo torrido – i cittadini sono costretti a far ritorno a casa senza aver
potuto prelevare quanto necessario per sostenere le spese delle quotidianità .
Ma c’è ancora qualcosa di più mortificante! Giungono presso le sedi Sindacali costanti segnalazioni
di carenza di liquidità anche all’interno degli uffici proprio in giorni come questi in cui è previsto il
pagamento delle pensioni. È risaputo che quello del ritiro della pensione è un momento molto
particolare nella vita di una persona anziana; segna, in un certo senso, la sua certezza di poter
affrontare le vicende della vita in tranquillità e sicurezza. Vedersi respinto e rimandato a casa per
mancanza di denaro contante dopo lunghe code è un gesto che stride non solo con la professionalitÃ
organizzativa di Poste Italiane ma anche con i più elementari livelli di umanità . Perché quella che si
solleva in questa sede non è solo una questione economica, pur importante per pensionati e pensionate
spesso al di sotto della soglia di povertà , ma soprattutto di carattere morale.
Le organizzazioni sindacali dei pensionati di SPI-CGIL, FNP-CISL UILP-UIL di Lecce invitano Poste
Italiane a porre fine a questi disagi ampiamente segnalati alla Direzione territoriale dai dipendenti dei
propri Uffici, da noi stessi e da una parte della società civile di questo territorio. Le scriventi OO.SS
denunciano come ciclicamente siano costrette a sottolineare sempre le solite carenze che
dimostrerebbero una pervicacia di Poste Italiane a non voler affrontare alla radice la questione.