Era il novembre 2019 quando la città di Ugento venne travolta un’ondata di maltempo che mise in ginocchio Torre San Giovanni. Onde alte fino ad otto metri buttarono giù il muretto di delimitazione del lungomare.
Si dovette attendere un po’ prima di ripristinare il muretto, come rimarcò a ridosso dell’estate 2020 l’allora sindaco Massimo Lecci, “bisogna attendere i tempi tecnici, procedere autonomamente facendo partire subito i lavori, significa mettere a rischio il Comune nell’ottenere il rimborso. Oltre al danno non possiamo permetterci anche la beffa”.
Ora, a distanza di tempo, vengono ultimati i lavori di illuminazione del lungomare di Torre San Giovanni. Abbiamo contattato Alessio Meli, assessore ai Lavori pubblici, che ci illustra nel dettaglio lo stato delle opere.
Assessore, tutto ebbe inizio nel novembre del 2019, un iter lungo e farraginoso durato diversi mesi, con il riconoscimento dello stato di calamità naturale. Cosa avvenne in quella prima fase?
“Il progetto in argomento, i cui lavori allo stato attuale sono in corso di esecuzione, rappresenta la conclusione di un iter assai lungo e complesso, iniziato nel novembre del 2019.
Il raggiungimento del risultato è stato veramente molto articolato. L’ondata di maltempo che mise letteralmente in ginocchio gran parte della fascia costiera salentina, si alterno’ fra il 12 e 13 Novembre 2019. Senza perdere un istante di tempo, abbiamo lavorato si da subito, per cercare di ottenere lo “stato di calamità naturale”: un procedimento che ha visto confrontarsi Comune di Ugento, Provincia di Lecce, Dipartimento della Protezione Civile della Regione Puglia e Dipartimento Mobilità, Qualità Urbana, Opere Pubbliche, Ecologia e Paesaggio della Regione Puglia e Ministero dell’Interno. La tempistica per ottenere il riconoscimento dello stato di calamità fu stringente e serrata. Per ottenere tale riconoscimento, avremmo avuto a disposizione solo circa 48 ore, durante le quali riuscimmo a produrre gli studi di fattibilità, le progettazioni, le previsioni di spesa, che in ottemperanza a quanto disposto nei vari tavoli di concertazione, dovevano necessariamente esser corroborati da una fitta documentazione fotografica attestante il reale stato dei luoghi. In Provincia di Lecce furono solo due i Comuni ad esser ammessi alle fasi successive: Ugento e Vernole. Ottenuto il riconoscimento dello stato di calamità, ci dotammo di due progettazioni esecutive, la prima, funzionale a rimettere in piedi il muro perimetrale del lungomare e la seconda, per rimettere in sesto una serie di impianti e di strutture che la potenza delle mareggiate aveva compromesso“.
Una volta ottenuto lo stato di calamità naturale, quali sono state le priorità e i lavori svolti?
“Durante queste fasi, non fu facile operare, perché da un lato, un certo “discernimento amministrativo” ci metteva nella condizionata posizione di dover rispettare l’iter accordato con i predetti organi sovracomunali, pena la esclusione dai benefici, che in quel periodo erano in corso di validazione, dall’altra una forte pressione mediatica che poteva solo destabilizzare il rispetto dell’iter incardinato. Saldi nei rapporti convenuti, la storia, da lì a breve poi narrò che il muretto non fu solo ricostruito, ma vennero eseguite anche ulteriori opere manutentive di completamento, grazie ad un sopraggiunto accordo che consentiva al Comune di poter anticipare con propri fondi di Bilancio la somma complessiva pari ad € 119.000,00, servente lo scopo. Perseveranti nell’ iter, la storia ci narro’ che arrivò anche il giorno in cui la Regione Puglia, determinò la liquidazione in favore del nostro Comune, di una somma pari a complessivi € 250.000,00 utili, per € 119.000,00 a rimpinguare il fondo di cassa anticipato per la ricostruzione del lungomare danneggiato e per i restanti € 131.000,00 a far godere di nuova luce l’intero lungomare: al giorno d’oggi, un investimento che risulta esser preziosissimo, soprattutto in virtù dei sacrifici che questa frazione e marina ha dovuto scontare in tema di pubblica illuminazione negli ultimi periodi”.
Il sistema di efficientamento con tecnologia a Led coinvolgerà anche altre zone?
“Un intervento che interessa oggi il lungomare, ma il cui sistema di efficientamento con tecnologia a Led, si rivelerà esser precursore di un nuovo e più esteso progetto di efficientamento energetico, che si estenderà a completamento non solo di questa frazione ma anche di Ugento, Gemini e Marine.
Insomma, un cammino durato circa tre anni, percorrendo uno dei più angusti sentieri, durante il quale spesso ci si é imbattuti in folle di polemiche, ma fortunatamente accompagnato dalle migliori compagne di viaggio: la tenacia, la costanza e la pazienza, che da sempre riescono a guidarti verso nuove prospettive”.