Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Taurisano, diretto dal dirigente Antonio De Iaco, nel corso di mirati servizi atti al contrasto della vendita illegale di fuochi d’artificio hanno denunciato in stato di libertà un 69enne di Ruffano per il reato di possesso di materiale esplodente.
In seguito ad attività info-investigativa, i poliziotti sono venuti a conoscenza di commercio illegale di artifizi pirotecnici, anche di genere vietato, da parte del predetto ruffanese che, titolare di licenza per il mestiere di fochino, è autorizzato all’accensione ma non alla detenzione e/o vendita di materiale pirotecnico.
La perquisizione domiciliare presso la residenza dell’uomo, estesa anche al garage adiacente di pertinenza dell’abitazione, ha avuto esito positivo: in casa, infatti, sono stati rivenuti 16,457 kg di artifizi pirotecnici di vario confezionamento e peso della categoria T1, F2 (libera vendita) ed F4 (uso professionale).
Il materiale esplodente andava ben oltre i 5 kg, quantitativo che rispetta le norme di legge in materia di artifizi esplodenti, inoltre la detenzione risultava non essere mai stata dichiarata all’autorità di pubblica sicurezza ed il luogo di conservazione non idoneo, poiché in casa era presente altro materiale altamente infiammabile (carburante e carica batterie).
Al termine dell’attività si è provveduto al sequestro dei botti, facendo intervenire gli artificieri del Nucleo Antisabotaggio presso l’Ufficio di Polizia di Frontiera di Brindisi. Il reparto specializzato ha messo in sicurezza l’abitazione e rimosso gli ordigni, per poi procedere alla distruzione avvenuta subito dopo presso la cava di Taurisano.
Il 69enne è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per il reato di detenzione abusiva di materiale esplodente e omessa denuncia di materie esplodenti.