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Le classi di secondaria del Polo 3 alla scoperta di Acaya e dell’Oasi Le Cesine

Il 6 maggio, in una fresca e luminosa mattinata di primavera, l’entusiasmo era tangibile tra gli studenti delle classi prime della Scuola Secondaria di I grado “Giovanni XXIII” del Polo 3 di Galatina. Una giornata speciale li attendeva: un viaggio d’istruzione all’insegna della scoperta, tra testimonianze storiche e meraviglie naturali. Destinazioni: il borgo fortificato di Acaya e l’oasi protetta del WWF Le Cesine.

La prima tappa li ha portati indietro nel tempo, tra le mura antiche di Acaya, autentico gioiello rinascimentale del Salento. Guidati da esperti del luogo, gli studenti hanno esplorato vicoli silenziosi e affascinanti, ammirando l’imponente castello con i suoi bastioni e le eleganti dimore storiche. Le spiegazioni, ricche di aneddoti e curiosità, hanno dato vita a storie di nobili, battaglie e comunità resilienti, permettendo ai ragazzi di immergersi nella storia del Cinquecento.

Particolarmente coinvolgente è stata la visita alla mostra permanente ospitata nel castello, dedicata agli scavi archeologici di Roca Vecchia, sito di grande rilevanza nel Mediterraneo durante l’Età del Bronzo. Un’occasione preziosa per comprendere meglio le radici del territorio salentino e il ruolo che ha avuto negli scambi culturali e commerciali dell’antichità.

Dalla storia alla natura: dopo aver respirato l’atmosfera medievale di Acaya, il viaggio è proseguito verso l’Oasi Le Cesine. Accolti da guide naturalistiche del WWF, i ragazzi hanno attraversato sentieri tra dune, zone umide e la rigogliosa macchia mediterranea, in un ecosistema di sorprendente biodiversità. Muniti di binocoli e tanta curiosità, hanno potuto osservare da vicino alcuni uccelli tipici dell’area e perfino una testuggine palustre.

Durante la visita, le guide hanno sapientemente spiegato il delicato equilibrio di questi ambienti e l’importanza della loro tutela, illustrando il ciclo dell’acqua, il ruolo della vegetazione e l’impatto positivo delle azioni di conservazione. Gli studenti hanno così potuto riflettere sul valore dell’ambiente e sul loro ruolo nella sua salvaguardia.

Il pranzo al sacco, consumato all’ombra degli alberi, e i momenti di gioco all’aria aperta hanno favorito lo spirito di gruppo e la condivisione, trasformando l’esperienza in un’occasione di crescita anche sul piano relazionale.

Al rientro, con il sole che calava dolcemente sull’orizzonte, i volti dei ragazzi raccontavano emozioni autentiche: stupore, gratitudine e la consapevolezza di aver vissuto qualcosa di speciale. Il viaggio ad Acaya e Le Cesine non è stato solo una gita, ma un’esperienza educativa profonda, che ha arricchito il loro sguardo sul mondo e li ha resi un po’ più consapevoli cittadini del futuro.

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